Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

La scuola elementare pra.ffatta dai bilanci e dall'estate non era piu a tempo a discutere una cosf grave questione prima di dividersi, il che significava perdere anche tutta la seconda metà del 1903; l'esempio di questa solennissima turlupinatura organizzata con somma abilità dagli "amici della scuola" deve rendere i maestri sospettosi e guardinghi. Né il mQ<Ìocome è risultata composta dagli Uffici la Commissione incaricata di esaminare la legge Orlando, è tale da acquetare i sospetti; perché, all'infuori degli onn. Credaro e Celli,16 dei quali non è a dubitare che possano venir meno agli impegni presi, gli altri Commissad sono tipi tutt'altro che rassicuranti: l'on. Rubini, 17 presidente, cerbero intrattabile delle ragioni di bilancio, sempre che non si tratti della parte piu sana della nazione; l'on. Fasce,18 che nel suo Ufficio insistette soprattutto sulla necessità del bilancio contro chi chiedeva il minimo di lire 1.000; l'on. De Nava, 19 che è tenero anche lui soprattutto del bilancio, e sostenne doversi rivolgere le cure maggiori della lotta contro l'analfabetismo e non contro la miseria dei maestri; l'on. Suardi,2° amicissimo del Ministro del Tesoro; l'onorevole Giovannelli 21 ministeriale ora e sempre; l'onorevole Di Stefano, il quale può spiegare agli altri Commissar1 in che modo riesd per un anno intero a prendere in giro gl'insegnanti secondar1 con una mozione che si affrettò a presentare per evitare che altri gli prendesse il passo, ma non si ricordò mai di discutere. Questi signori, tanto per cominciare, non si son trovati in numero legale alla prima seduta; nella terza seduta hanno deciso di conservare intorno ai loro lavori il piu impenetrabile segreto; il 4 marzo non si son trovati da capo in numero. _ Intanto i deputati meridionali, che non si muovono se non sanno di far piacere a Giolitti, si agitano contro la legge col pretesto di voler soddisfatti prima i bisogni delle provincie meridionali, essi che dei loro paesi non si sono mai occupati per altro che per saccheggiarli. Si aggiunga che 16 Luigi Credaro (1860-1939). Pedagogista e uomo politico. Occupò dal 1889 al 1901 la cattedra di storia della filosofia nell'Università di Pavia e dal 1901 quella di pedagogia dell'Università di Roma. Fu deputato al Parlamento dal 1895 al 1919, anno in cui fu nominato senatore. Fondatore della Unione Magistrale Nazionale, fu sottosegretario alla Pubblica Istruzione nel 1906 e poi ministro dal 1910 al 1914. Firmò la legge 11-6-1911, per cui la scuola elementare fu avocata allo Stato. Un suo progetto di legge sulla scuola media fu accettato dal suo successore e divenne legge col nome Daneo-Credaro. Guido Celli. Deputato di Teramo e Aquila nelle XXIV-XXV-XXVI legislature. Nel primo gabinetto Nitti fu sottosegretario alla Pubblica Istruzione e nel secondo sottosegretario alla Marina. [N.d.C.] 17 Giulio Rubini (1844-1917). Fu deputato al Parlamento dal 1886 per i collegi di Como e poi di Menaggio. Alla Camera si fece notare per la sua competenza in materie finanziarie. [N.d.C. 1 18 Giuseppe Fasce. Deputato di Genova III nelle legislature XVIII, XIX, XX, XXI, XXII e XXIII. Sottosegretario al Tesoro nel gabinetto Fortis (1905-1906) e nel gabinetto Giolitti (1906-1909). [N.d.C.] 19 Giuseppe De Nava (1857-1924). Deputato di Bagnata Calabra, Reggio Calabria Catanzaro nelle legislature XX, XXI, XXII, XXIII, XXIV, XXV, XXVI. Sottosegretario agli' Interni con il ministro Sonnino (1906), ministro dei Lavori Pubblici e delle Finanze nel gabinetto Nitti (1920). [N.d.C. 1 20 Suardi Gianforte (1854-1931). Deputato di Bergamo I, Clusone, Trescore Balneario nelle legislature XVII, XVIII, XIX, XX, XXI, XXII, XXIII e XXIV. Senatore dal 1919. Fece parte del Ministero Di Rudin( come sottosegretario all'Agricoltura, Commercio e Industria (1897-1898). [N.d.C.] 21 Edoardo Giovannelli. Deputato di Alessandria II ed Asti nelle legislature XVI, XVII, XVIII, XIX, XX, XXI, XXII, XXIII e XXIV. Fu membro e relatore di varie Commissioni tra cui quella del bilancio. [N.d.C.] ' 183 LlibliotecaGino Bianco

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