Problemi di riforma scolastica ciam cos1 - programma massimo; agitare intorno ad esso la opm10ne pubblica; aspettare al varco delle elezioni generali i deputati della Camera attuale, stroncando quelli che non abbiano approvato negli appelli nominali il programma massimo. Naturalmente questa tattica dovrebb'essere secondata nella Camera dall'opera, non - per carità! - degli "amici della scuola," ché a contar su di essi si è certi di rimaner col danno e con le beffe, ma di quei pochi deputati, che veramente hanno compreso la importanza dei problemi scolastici, e che non sarà troppo ottimismo il supporre si aggirino intorno alla trentina. Essi dovrebbero provocare, durante la discussione della legge, uqo o due appelli nominali sul programma massimo, non con la fatua speranza di farlo accettare dalla Camera presente, ma con la semplice intenzione di romperla con la buffonata degli amici della scuola e di obbligare i deputati a designarsi con un voto esplicito alle vendette degli elettori. In via subordinata, dovrebbero approvare la legge, quando fosse modificata nei punti piu difettosi; respingerla, quando non fosse corretta. Cura delle organizzazioni magistrali, poi, dovrebbe essere di ricavare dalle discussioni parlamentari gli elementi necessart per scegliere nelle elezioni, con sicurezza di non essere ingannati, gli amici dai nemici, dando la preferenza, nel compilare la lista dei nemici, a quei deputati d'Estrema Sinistra ed amici della scuola, che nelle votazioni nominali sieno stati contrar1 ai maestri o si sieno resi latitanti. Questa tattica che - sembra a noi - assicurerebbe il presente e preparerebbe il futuro, richiede senza dubbio grande attività da parte degli insegnanti e presuppone che nella Camera attuale e soprattutto nell'Estrema Sinistra si trovino almeno una trentina di deputati non del tutto poltroni o balordi; ma, se anche queste condizioni dovessero mancare, mancherebbe ogni seria base a qualsiasi agitazione di qualsiasi genere; e la tattica piu opportuna e piu smcera di tutti sarebbe quella dei paralitici. * Soprattutto gl'insegnanti devono preoccuparsi del pericolo che la legge non arrivi alla discussione parlamentare. L'esempio di ciò che fece, o meglio non fece, la Commissione •incaricata di esaminare la legge Rizzetti, 15 la quale, nominata nel giugno 1902, . aspettò a presentare la Relazione al 7 maggio 1903, quando la Camera, so15 La proposta di legge del deputato Rizzetti sull'aumento degli stipendi minimi legali degli insegnanti delle scuole elementari classificate e parificazione degli stipendi medesimi agli insegnanti d'ambo i sessi venne letta alla Camera dei deputati nella seduta del 4 maggio 1901. La proposta del Rizzetti fissava il contributo dello Stato per gli stipendi dei maestri in 11 milioni e si proponeva l'uguaglianza di retribuzione delle donne e degli uomini, oltre all'aumento della stessa. Ripresentata insieme dall'on. Credaro, Malmenti ed altri cinque deputati il 22 aprile 1902, venne letta il 24 aprile dello stesso anno, presa in considerazione il 6 giugno 1902 dopo una breve sua illustrazione da parte dell'on. MalJnenti. Il 7 maggio 1903 l'on. Mantica presentava la relazione della commissione che veniva stampata (n. 161). La proposta non ebbe ulteriore sviluppo. [N.d.C.] 182 BibliotecaGino Bianco
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