Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

Problemi di riforma scolastica assolutamente un ragno dal buco. Quando per tante volte si son v1st1 cadere dinanzi alle pretese dei ministri militari quelle ragioni di bilancio, che hanno sempre funzionato come spettri implacabili per la pubblica istruzione; quando oggi stesso quel Ministero della guerra, che per ragioni di bilancio aboH le scuole reggimentali, ha la solennissima faccia tosta di· annunziare la prossima presentazione di una legge, che concede ai tenenti e ai capitani 3.000 e 4.000 lire di stipendio dopo dieci anni di carriera; non c'è nessun Ministro dell'Istruzione che possa illudersi di convincere i suoi subordinati con le ragioni di bilancio; e se c'è, i subordinati non hanno nessun dovere di accettare le sue dimostrazioni. Né le ragioni di bilancio possono esser rafforzate dall'altra teoria, esposta dall'on. Orlando nella seduta parlamentare del 12 dicembre, che "in queste cose, a far presto, si fa un buon affare, perché qui cito dat bis dat, e l'effetto del far presto è pari all'effetto del dar doppio." La lode della sollecitudine, se non può negarsi a questo Ministro e a questo Governo, non si può in nessun modo attribuire al Ministero e al Governo: oramai non si è piu a tempo ad applicar la teoria del qui cito dat bis dat, il debito dev'essere pagato intiero, la razione non può essere smezzata, e gli insegnanti non hanno nessun do-xere di cessare, come scrive il Ministro nella Relazione, dall'aspra lotta, finché ai loro diritti non sia fatta piena ragione. Tutt'al piu potranno, dinanzi alla provocazione del Ministero della guerra - il quale, privo di ogni senso di opportunità, pare non abbia avuto altro scopo, mettendo in circolazione proprio ora la notizia della legge per i tenenti e capitani, che creare una posizione falsissima al suo collega dell'Istruzione - tutt'al piu gl'insegnanti potranno uscire dalla riserva di chiedere in astratto "una piu equa ripartizione delle entrate fra i bilanci dello Stato," e mettersi a capo dell'agitazione per la riduzione delle spese militari. Con questo noi non intendiamo dire che si debbano, da un momento all'altro, risolvere tutti insieme i problemi, che affaticano la vita della scuola: si graduino pure per un determinato numero di anni gli aumenti di spesa; ma si provveda una volta per sempre e bene e in via definitiva; e le ragioni di bilancio cominciamo a tenerle in serbo non pel Ministro dell'Istruzione, ma per il Ministro della guerra. * L'on. Orlando, com'è naturale, non è di questa opm10ne; perciò dev'essergli parsa gran fortuna poter strappare al ministro del Tesoro la bellezza di 6 milioni e mezzo per farne, insieme al reddito della nuova tassa scolastica, un bel capitaluccio di 8 milioni, col quale si è ingegnato di accontentare il maggior numero possibile di maestri, nella speranza di ottenere da questi, "se non l'abbandono, un rinvio dei loro maggiori desided." E prendendo per base il concetto di parificare i maestri inferiori ai superiori, mantenendo spareggiati gli uomini alle donne, sdoppia la prima clas174 BibliotecaGino Bianco

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