La scuola elementare danno dell'Italia meridionale. Mentre, infatti, l'Italia del Nord con 18.534.191 abitanti ha 32.262 maestri, l'Italia del Sud (comprese le isole) con 13.941.042 abitanti ha soli 16.041 maestri, mentre in proporzione dovrebbe averne 24 mila. Della spesa totale, quindi, andrebbero 2/3 a vantaggio del Nord, 1/3 a / vantaggio del Sud, mentre il Sud avrebbe bisogno di maggior aiuto, perché piu povero; e in tutti i casi, a parte ogni considerazione di maggiore o minore povertà, in proporzione della popolazione, al Nord dovrebbero toccare 4/7 della spesa dello Stato e al Sud 3/7. Per non aggiungere, dunque, una nuova iniquissima sproporzione a quelle che già esistono fra le due zone del nostro paese, bisognerebbe che lo Stato, a ristabilire l'equilibrio, stanziasse, oltre alla spesa per i maestri, un fondo speciale di circa 2 ½ milioni per sussidiare in altra maniera i Comuni dell'Italia meridionale. La sproporzione fra Nord e Sud si manifesta soprattutto nelle scuole di terza classe rurale; perché, mentre il Sud con 14 milioni di abitanti non ha che 851 Comuni rurali di terza classe (da 500 a 2.000 abitanti), nel Nord invece le sole quattro provincie di Alessandria, Bergamo, Brescia, Como, con 2½ milioni d'abitanti, hanno 895 di siffatti Comuni; in maniera che, dei 16.134 maestri e maestre rurali di terza classe, appena un migliaio e frazioni se ne trovano al Sud, e 15 mila abitano al Nord; e dei 4½ milioni necessar1 per elevare a 1.000 lire lo stipendio dei maestri della terza rurale, i 4 milioni andrebbero al Nord e il mezzo milione resterebbe al Sud. Avocando le scuole di terza rurale alle provincie, come da tanto tempo si chiede anche per ragioni politiche, e cedendo alle provincie in proporzione della popolazione di ciascuna sulla imposta fondiaria non 4 ½, ma 7 milioni, con l'obbligo di far servire questo danaro pi"Ìma ad elevare a L. 1.000 lo stipendio dei maestri di terza rurale e di adoperare il rimanente in sussid1 di altro genere all'istruzione elementare (edi.fìzt, refezione scolastica, ecc.), lo Stato perequerebbe i vantaggi di tutte le regioni, e creerebbe una situazione di cose, per cui le provincie del Nord provvederebbero ai maestri di terza rurale, le provincie del Sud adoprerebbero i loro 2 ½ milioni a combattere quell'analfabetismo, da cui esse in ispecial modo sono inquinate. Qualunque sia, del resto, la via che si voglia tenere per non portar l'acqua dove ce n'è abbastanza, togliendola dai paesi, che ne avrebbero piu bisogno, certo è che a migliorare adeguatamente gli stipend1 dei maestri, senza creare nuove sperequazioni fra Nord e Sud, sono necessar1 non meno di 16 milioni. * Evidentemente, non sono pochi; e se l'on. Orlando ha perduto il suo tempo a inseguirci in questa ridda di milioni, chi sa quante volte avrà pensato che le nostre fantasticherie andavano ad ogni passo a naufragare contro le famose ragioni di bilancio. Ma è ora che i Ministri della Pubblica Istruzione si convincano una volta per sempre che per gli insegnanti le ragioni di bilancio non cavano 173 . BibliotecaGino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==