Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

\ Scuola e società vrebbero. dedicare a loro scuole meno difficili di quelle che avvierebbero alle professioni superiori? Ed ecco che anche in una società senza classi sociali si dovrebbero avere scuole plurime, e non una scuola unica. Anche negli anni della prima infanzia, i deficienti dovrebbero essere raccolti al piu presto possibile in scuole speciali affidate a maestri o maestre eccezionalmente competenti. Altro che scuola unica! Il problema, che sorgerebbe allora sarebbe quello di evitare che gli individui arrivati alle professiont superiori trasformassero le posizioni cosf raggiunte in privilegi ereditari iniziali per i loro figli, cioè passassero dalle classi intellettuali alle classi sociali, o addirittura ad un sistema castale. Purtroppo questa, oggi, è discussione campata in aria. Nelle condizioni a cui è ridotta la scuola italiana, bisogna concentrare tutte le forze per ridurre piu che sia possibile i danni della situazione attuale e sviluppare quel tanto che pur essa contiene ancora di buono. Le riforme scolastiche benefiche non producono i loro effetti benefici che a lunga scadenza; le situazioni malefiche producono risultati immediati. Noi assistiamo oggi in Italia a uno sforzo metodico per rendere meno efficiente che sia possibile la scuola pnbblica, e creare sulle sue rovine un sistema di scuole private, i cui alunni sappiano recitare il salve regina e niente piu. Bisogna concentrare le forze per applicare rimedi immediati ai mali immediati nella scuola pubblica quale è oggi, nella società quale è oggi. Ogni evasione nel campo delle utopie sottrae forze preziose al compito urgente, che deve essere assolto oggi. Non vorrei che il libro di Borghi incoraggiasse molti lettori ad evadere verso l'utopia dal dovere di oggi. 1071 BibliotecaGino Bianco

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