Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Movimento socialista e questione meridionale assume di fronte al proletariato per il tempo in cui i poteri pubblici saranno stati con– quistati. 14 Nel limitato campo amministrativo il partito wcialista può essere fin d'ora chia– mato a provvedere esso stesso per l'attuazione di qualche parte del programma pratico. In questo caso esso dovrà lottare innanzi tutto perché siano rimossi gli ostacoli generali che vi si oppongono. 15 In questo caso, come del pari in ogni caso di agitazione elettorale, il partito so– cialista, trattando del programma pratico, dovrà accentuare le distinzioni della propria personalità di fronte ai partiti concorrenti e cooperanti, e il nesso intimo e indissolubile fra le riforme piu immediate e legali e. le riforme piu lontane e piu rivoluzionarie. Specialmente le riforme immediate e. compatibili colla presente costituzione politica ed economica dovranno sempre essere presentate non come soluzioni definitive, ma come facilitazioni al conseguimento del solo rimedio radicale ai mali sociali, la socializza– zione dei mezzi di produzione.1 6 [Da "Critica Sociale," 16 aprile e 1 maggio 1898, firmato: UN TRAVETJ Rad_icali repubblicanie socialisti1 Nel numero 30 agosto di questa Rivista il Socialistoide è ritornato ancora una volta a parlare degli screzi fra radicali, repubblicani e socialisti, e ne ha parlato, come sogliono fare per lo piu e repubblicani e socialisti, da un punto di vista completamente sbagliato. Pare impossibile che in Italia i partiti estralegali non debbano saper far altro che guardare sempre al passato e non mai all'avvenire! È certo che nel passato il partito socialista si è andato formando specialmente a spese dei partiti radicale e repubblicano; se questo sia stato un bene o un male, è discutibile: se i progressi socialisti sieno do~uti al malanimo dei so– cialisti e non piuttosto alla disorganizzazione e alla assoluta incapacità 14 Ecco, in contrapposto, il terzo e quarto paragrafo della dichiarazione di Bologna: "Queste riforme il partito socialista chiede ai partiti che detengono il potere o che sono prossimi a raggiungerlo, e tende a strapparle ad• essi con la pressione della propria influenza politica. "In questo senso il programma minimo dei socialisti è essenzialmente un programma di agitazione. Esso si distingue da richieste analoghe di altri partiti per le sue finalità, ravvisa come mezzo ciò che per altri è fine. Esso designa l'orbita e l'indirizzo generale delle piatta• forme di piu speciali e transitorie agitazioni del partito." [N. della "Critica Sociale."] 1 5 Identico alla formula bolognese salvo le parole programma pratico, sostituite a pro– gramma minimo. [N. della "Critica Sociale."] 16 Nella formula di Bologna manca la parte in corsivo e il secondo periodo comincia colle· parole: "Le riforme indicate dal programma minimo dovranno sempre," ecc. [N. della "Cri– tica Sociale."] 1 L'articolo è seguito da una postilla polemica a firma Il socialistoide, pseqdonimo presq– mibilmente del direttore della rivista, Napoleone Colajanni. [N.d.C. J 64 BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=