Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Movimento soçialist(l e questione meridionale Mi pare che si debba rispondere con sicurezza che si tratta di _un pro ·gresso generale. Il mestiere del profeta è assai rischioso. Ma non ci si può occupare di politica corrente, se si rifiuta quel rischio. Accettando il rischio di quel me– stiere, io mi arrischio a profetare che, se nei prossimi anni scoppierà una guerra, - e non la faranno certo scoppiare gl'I taliani a · loro comando, - il popolo italiano vi sarà travolto, e vi troverà probabilmente la sua fine come nazione indipendente ed unita. Ma, se passeranno dieci anni senza guerre, questo popolo andrà riassestandosi a poco a poco, e i comunisti, resisi conto che la dipendenza dal governo russo e il metodo totalitario non corrispondono a nessun bisogno italiano, adotteranno quei metodi del socialismo gradualista che hanno fatto ottima prova in Inghilterra, e fuori dei quali, in società come quelle dell'Europa occidentale, non è possibile vedere nessuna sicurezza di elevamento materiale, intellettuale e morale per le classi lavoratrici. , [Da Scritti sulla questione meridionale cit., pp. 645-659.] [Riepilogo] 1 Chi leggerà gli scritti che l'editore Einaudi rievoca qui dall'obHo tenga presente che il primo 2 di essi, quello intitolato Un Comune dell'Italia me– ridz'onale, fu pensato negli ultimi mesi del 1896, da un giovane di ventitre anni, che nei due anni precedenti aveva divorato il Manifesto dei comuni– sti e gli scritti di Marx sulle lotte di classe in Francia nel 1848, sul colpo di stato del 1851 e sulla "Comune," aveva scoperto il suo vangelo nel Materialismo storico di Antonio Labriola, e aspettava con impazienza ogni due settimane la Critica Sociale di Turati. Tempo felice, quando la società comunista si preparava àutomaticamente nel grembo della società capita~ lista, grazie alla concentrazione delle ricchezze ed alla crescita politica del proletariato industriale; e chi diffondeva il vangelo della nuova ci– viltà si trovava nel filone centrale della storia umana, come i cristiani delle prime generazioni erano certi di arrivare a breve scadenza al regno di Dio. 1 Questo scritto è la prefazione al volume di Scritti sulla questione meridionale, piu volte citato. [N.d.C. J 2 Ora il secondo. Cfr. in questa raccolta pp. 9-25. [N.d.C.] 668 BibliotecaGino Bìanco

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