Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Come si preparano gli eccidi categorie, ognuna delle quali paga diverso dazio. È facile immaginare a quali contestazioni e contravvenzioni darebbe luogo l'attribuzione del pesce alle due categorie, dato che l'appaltatore volesse vessare quei disgraziati. È mai possibile classificare uno per uno i pesci della stessa varietà secondo che sieno piu o meno lunghi di 6, di 9 o di 10 cm? Solo dopo avere pesato il pesce e pagato il dazio e ottenuto le bollette, i pescatori avrebbero la facoltà di metterlo all'incanto. Ora la pesa municipale si trova a piu di' trecento metri lontano dalla banchina: cioè i pescatori, appena sbarcati, dovrebbero prendere le ceste dei pesci, portarle a pesare a piu di trecento metri lontano, pagare il dazio e poi tornare alla banchina, che è il solo luogo adatto per la vendita all'incanto! Anche se si riparasse a questa incredibile angheria e si tenesse per il pesce un ufficio daziario speciale sulla banchina, come del resto esige la stessa legge daziaria, resterebbe sempre la assoluta impossibilità di sbrigare, senza enormi inconvenienti, le pratiche per lo sdaziamento. Le pesca è in baHa del vento. Molte volte lo sbarco avviene di notte. Spesso sbarcano insieme e a pochi minuti d'intervallo tutte le barche. Si pensi all'affollamento, che si determinerebbe intorno all'ufficio daziario per le operazioùi di verifica delle due categorie, pesatura, pagamento del dazio, registrazione di molteplici bollette, ecc., nel caso assai comune che delle cento paranze ne sbarcassero insieme una cinquantina. I pesçatori, scesi finalmente a terra, dopo le fatiche improbe di un mare cattivo, inzuppati di acqua, in– vece di poter vendere senz'altro ai pescivendoli il pesce ed andarsene a casa, sarebbero costretti a far la coda innanzi all'ufficio daziario! Ogni operazione di sdaziamento richiederebbe una decina di minuti anche se l'appaltatore non avesse interesse a fare ostruzionismo; il cinquantesimo disgraziato che aspetta il suo turno, dovrebbe aspettare sei o sette ore. In inverno muore dal sonno e dal freddo, mentre il letto lo attende a casa: in estate si vede deperire il pesce sotto gli occhi di quarto d'ora in quarto d'ora. E questo nella ipotesi che l'ufficio daziario resti sempre aperto anche di notte. Se l'ufficio daziario non facesse servizio notturno, il pesce e i pescatori dovreb– bero aspettare tranquillamente l'ora della sveglia degl'impiegati ! Per evitare le angherie e i perditempo dello "stare a tariffa," per assi– curarsi quella che con una sola parola essi chiamano magnificamente "la libertà," i pescatori acconsentirono cinque anni or sono a lasciarsi strango– lare col sistema del cosiddetto "abbonamento": si impegnarono cioè a pagare ogni anno 38.000 lire, quasi il triplo di quanto il consumo locale consenti– rebbe, ed a pagarle in sostituzione dei pescivendoli, che sono i veri rivendi– tori al minuto. Da questo contratto il Comune guadagnò non solo un dazio quasi triplo di quello che gli toccherebbe, ma anche l'economia delle ingenti spese di controllo ed esazione, che avrebbe sopportato se i pescatori fossero stati a tariffa. All'ingiustizia di cui erano vittima, i pescatori non consentirono senza 543 BibliotecaGino Bianco

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