Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Movimento socialista e questione meridionale vani che desideravano portare il movimento nostro, per dir cosf, all'altezza dei tempi, fu tale, che se avessimo avuto allora (eravamo al terzo giorno del congresso) una vota– zione, la nostra corrente avrebbe avuta netta prevalenza. Ma a noi importava non l'" ordine del giorno," ma la cosciente adesione di quei giovani che, ritornando alle proprie sezioni, avrebbero riportato dal congresso una vi– sione piu ampia, piu elevata dei doveri e delle responsabilità loro. Ho scritto questi appunti per toglier l'impressione, che balzava netta dalla let– tura dell'articolo del Silva, che i sostenitori dell'" opera di cultura" siano stati pochi isolati che abbian parlato tra l'ostilità della maggioranza; laddove essi trovarono subito una larghissima corrente favorevole ed ebbero i voti compatti delle regioni ove il mo– vimento giovanile è piu forte e piu maturo: Piemonte, Reggiano, Parmense. Al con– gresso non ci sentimmo soli: ebbimo modo anzi (e fu questo forse il maggior vantaggio, che naturalmente i resoconti giornalistici non potevano notare) di conoscerci e di _affia– tarci sul modo migliore per diffondere tra i giovani le nostre convinzioni. Con stima e ringraziando della pubblicazione. ANGELO TASCA II Portici, 14 ottobre 1912 Egregio Sig. Direttore, Confido che ella vorrà concedermi poco spazio per rispondere a un articolo di commento al recente Congresso nazionale dei giovani socialisti, apparso sul suo inte– ressante periodico. I rilievi del Sig. Pietro Silva poco benevoli verso quella tendenza che, non solo per effetto di discorsi piu o meno roboanti, ma per la ferma convinzione dei compa– gni intervenuti, ha prevalso nel congresso, danno a credere che egli abbia seguito molto superficialmente le nostre discussioni e non conosca affatto le considerazioni in base alle quali ci dichiarammo dissenzienti dalla corrente d'idee rappresentata dal compagno A. Tasca, senza ulularlo, ma contrapponendo alle sue opinioni altri argo– menti, frutto di studio e di esperienza del movimento non meno seri dei suoi. Ul Silva, come nella precedente lettera riconosce il Tasca, ha attinto le notizie delle discussioni ai resoconti dei giornali socialisti.] Noi abbiamo dichiarato affatto la guerra alla coltura, noi non neghiamo che il socialismo attraversi oggi fra noi un periodo di crisi, noi non ci nascondiamo la necessità di studiarne le cause e trovare i mezzi adatti ad elimi– narle, solo seguiamo in tutto questo una diversa valutazione. Siamo piu che mai d'accordo col Silva nel riconoscere le cause della crisi nel localismo e nel particolarismo, nelle tendenze di categoria che si delineano nel movi– mento operaio, nella mancanza di unità d'intenti nei socialisti. Ma non possiamo consentire col Tasca e col suo articolista nel risolvere il vasto problema con la formula semplicista "crisi di coltura." Piu ancora, in questo li rite– niamo in aperta contraddizione con sé stessi. Come non vedere che quel particolarismo ha dato invece luogo ad una vera e propria crisi di fede, e di sentimento socialista? Se le masse cedono ad impulsi di categoria, se i gruppi locali seguono indirizzi discordi, è perché essi - nella eccessiva valutazione di problemi locali, corporativi, egoistici - dimenticano la visione integrale delle finalità del socialismo. E le autonomie, che il Silva a giusta ragione critica, sono volute, caldeggiate, provocar~ non dai proletari, ma dagli intellettuali, che hanno con– cetti troppo ristretti dell'azione socialista, derivati dalla specializzazione a cui essi si danno nello studiare problemi immediati e pratici, spinti da interessi locali ed egoistici, che impediscono loro di sentire le necessità collettive, universali della classe lavoratrice. Posta cosl'. la questione, noi vediamo la necessità di dare al movimento giovanile un indirizzo che rimedi a questa crisi di sentimento. E ne consegue che dobbiamo farne un movimento di argine vivacemente antiborghese, un vivaio di entusiasmo e di 536 BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=