Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Un comune dell'Italia meridionale: Molfetta Io credo che l'andata dei deputati in questi paesi produca piu male che bene. Molti dei nostri compagni confondono l'agitazioae con la propa– ganda. Le masse pugliesi non hanno bisogno d'essere agitate dai, discorsi dei deputati; sono già agitate e spinte alla disperazione abbastanza per conto loro; hanno bisogno di essere propagandate; tutto il· malcontento che tanti anni di sventure hanno accumulato in quei cuori - e i tumulti di Bitonto e di Corato informino - va organizzato, va reso cosciente, va regolato. I discorsi dei conferenzieri questo lavoro non possono farlo; è la propaganda individuale o col giornale quella che può compiere la tra– sformazione di queste masse. L'opera del deputato sarà utile in un solo momento: alla vigilia delle elezioni. Allora vengano pure tutti, e con la loro eloquenza dieno l'entu– siasmo ai compagni, trascinino gl'incerti, gettino lo scompiglio fra gli av– versari. Conquisteranno cosi: dei voti all'ultimo momento e questi voti ci daranno la vittoria. E toccherà ai vincitori far in modo da trasformare i voti strappati dall'eloquenza di un uomo in voti coscienti e sicuri. Ma prima i deputati nei nostri paesi non debb0no metter piede; la loro pre– senza non farebbe che provocare la precipitazione degli elementi piccoli borghesi nel nostro partito, prima che un buon contingente di operai so– cialisti si sia raccolto in gruppo capace di trasformare e di assimilarsi i nuovi adepti. Ho letto nella Lotta di classe 21 che a Gravina era sorto un circolo so– cialista di mille soci. È possibile che ci sieno in un paese, come i nostri, piu di venti socialisti coscienti? E che cosa faranno questi venti fra mille? Meno male che il marchese di Rudin1 22 quel circolo' lo ha sciolto. Ho letto che anche a Bari, dopo un discorso del Bertesi, domandarono d'esser ascritti al partito parecchie centinaia pi convertiti. Sono cose serie queste? Voglia– mo fare la seconda edizione della rivoluzione di Sicilia e dei 200.000 "fa– scisti 1123 di cui fu parlato al congresso di Reggio Emilia? 24 Io credo che il Comitato esecutivo e i deputati farebbero bene a non soddisfare nessuna delle domande dei conferenzieri che vengono dalle Pu– glie. Se vi sono compagni di buona volontà, facciano la propaganda da soli, tranquillamente, senza grancassa e senza deputati. Sa il Comitato esecutivo che cosa deve mandare in questi paesi? Quattrini e opuscoli di propaganda. Vengano pure dei conferenzieri; ma conferenzieri che ·non facciano della propaganda all'ingrosso, ma spieghino alla buona ai socia- 21 Settimanale socialista, milanese, organo ufficiale del partito nei suoi 'primi anni. [N.d.C.] t 22 Antonio Starabba di Rudini, siciliano, presidente del consiglio nel 1891-92 e nel 1896-98. Era ancora in carica in occasione dei moti del maggio 1898, da lui repressi con ingiustificata e deplorata severità. [N.d.C.] 23 Aderenti ai "fasci dei lavoratori" siciliani. I moti di protesta da essi promossi agita– rono l'isola nel 1893-94 e furono duramente repressi da Crispi con stato d'assedio e tribunali militari. [N.d.C.] 24 Il II Congresso del Partito dei lavoratori (8-10 settembre 1893) che assunse in tale occa– sione la qualifica di socialista. [N.d.C.] 25 • BibliotecaGino Bianco

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