Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Riforma elettorale e questione me_ridionale nute cosf a mancare le condizioni favorevoli al brigantaggio, questo, come movimento di masse, è andato via via estinguendosi, e non si perpetua piu che in pochi luoghi piu arretrati nella forma di latitanza e di rivolta indi viduale. Ma, soffocato il brigantaggio, la reazione della classe maltrattata ha preso un'altra forma: quella dei tumulti sporadici: l'assalto al municipio, il bruciamento del casotto daziario, la dimostrazione al grido di abbasso le tasse. Nell'inverno 1893-94 gli effetti della tariffa doganale protezionista del 1887 e delle nuove imposte create dal 1882 in poi, l'acuirsi rapido della crisi agrumaria e zolfifera, e i primi tentativi di propaganda socialista, combinandosi insieme, generalizzarono i tumulti a tutta la Sicilia. Fu una grande crisi, soffocata la quale, è ricominciata la serie ininterrotta dei tu- multi e delle stragi alla spicciolata. · Quanti contadini sono stati finora cosf ammazzati? Farebbe opera utile assai quel giovane che dedicasse qualche mese di lavoro a fare sui giornali quotidiani lo spoglio dei tumulti e delle stragi avvenute dal 1860 ad oggi nel Mezzogiorno. Si potrebbe mettere insieme un calendario assai triste, in cui ogni giorno sarebbe segnato da uomini, donne, bambini am– mazzati. La somma dei morti e dei feriti eguaglierebbe quella di una grande battaglia. Fatta la divisione dei morti e dei feriti fra i duecento deputati meridionali, si troverebbe per ciascun deputato una media assai elevata. L' emigrazio ne Finalmente, è venuta un'altra forma di reaz10ne, e un pnnc1p10 di salvezza: la erp.igrazione. Di fronte alla quale sarebbe funesto errore illudersi che oramai non occorra piu preoccuparsi della questione meridionale, perché c'è l'emigra– zione che ne va sciogliendo, a poco a poco, gradatamente, i nodi. Delle molteplici, profonde malattie, che affliggono la società meridionale - di– boscamento, malaria, mancanza di capitali, ignoranza e immoralità della classe dominante, analfabetismo della classe lavoratrice, concorso attivo e sistematico dei funzionari dello Stato alla corruzione della classe domi– nante e alla oppressione della classe dominata - la emigrazione è un ef– fetto, non è il rimedio: è il mezzo che hanno trovato i contadini meridio– nali per sottrarsi· al male, non è la fine del male. Senza dubbio la emigrazione corregge alcuni di quei malanni, dal cui intreccio nasce la cosiddetta questione meridionale: spinge, per esempio, i contadini verso la scuola; li sveltisce intellettualmente al contatto di ci– viltà superiori; produce nel Mezzogiorno un'accumulazione notevole di capitali. Ma non rimboschisce i terreni rovinati; non elimina la malaria; non corregge i nostri soffocanti sistemi tributari e doganali; non rende 515 BibliotecaGino Bianco

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