Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Movimento socialista e questione meridiopale mula "leva elettorale," che può essere applicata nel modo proposto da Ciccotti (che del resto io ho sempre ritenuto insufficiente);. oppure nella falsificazione escogitata dal Luzzatti; oppure in altri diversi modi. Per esempio, si potrebbe iscrivere d'ufficio tutti i cittadini di ventun anno: ecco una leva elettorale ottima, perché è... il suffragio universale. Si potreb– bero iscrivere d'ufficio tutti i congedati dal servizio militare: ecco un'altra leva elettorale assai buona, perché aumenterebbe davvero immediatamente di almeno due milioni il numero degli elettori lavoratori, specialmente nell'Italia meridionale. L'onorevole Bonomi, dunque, non difenda in generale la leva eletto– rale contro critiche, che io non le ho fatte: difenda, se può, quella deter– minata leva elettorale, che è proposta dall'onorevole Luzzatti. Capisco che rinunziando a questi giocherelli, l'onorevole Bonomi per– de parecchi motivi per dichiararsi soddisfatto. Ma qualche freno è indi– spensabile anche nella felicità. Un altro guaio della riforma radico-luzzattiana è che - essendo neces– sario all'acquisto del diritto elettorale, non il semplice saper fare la .firma, come sperava l'onorevole Bonomi il giorno 30 aprile 1910, ma il saper 'leggere e scrivere, - resta sempre enormemente difficile l'acquisto del di– ritto elettorale ai quattro milioni di adulti analfabeti, oggi esistenti, e a quelli che verranno! Ma l'onorevole Bonomi, come il Portoghese, è gaio ognor. Si tratta - egli spiega - di una "prova modesta," a superare la quale bastano "poche lezioni serali" (Avanti!, 24 gennaio 1911). - No, onorevole Bonomi, non bastano "poche lezioni serali." Ci vo– gliono almeno sei mesi di lezioni serali. 3 Ed ecco l'onorevole Bonomi a correggere il suo errore, e a scrivere che ci vogliono "pochi mesi" (Avanti!, 22 febbraio 1911). C'è una certa differenza, non è vero? fra "pochi zioni serali." E questa differenza sembrerebbe tale, .,, " h I mesi e poc e e- che la contentezza dell'onorevole Bonomi dovrebb'esserne diminuita un poco. Ma non c'è questo pericolo; quando c'è la salute... 3 Lo stesso errore commette il Cammareri-Scurti, nell'" Avanti!" del 5 febbraio 1911, affer– mando che basta "un piccolo sforzo per apprendere il poco e facile insegnamento per passare elettori," e ricavando da questo errore la conseguenza che la legge Luzzatti sarà utile anche nell'Italia meridionale. Il Cammareri non ha provato evidentemente ad organizzare scuole serali, e s'immagina che sei mesi,_di frequenza continua, la sera, dopo una giornata di lavoro, sieno un piccolo sforzo. Provi, e poi me ne saprà dire qualche cosa. In quest'articolo il Cammareri, mentre combatte molto bene tutti i sofismi, con cui l'onorevole Bonomi giustifica la negazione del diritto di voto al proletariato meridionale, osserva che una legge, anche di semplice allargamento, anche tale che bastasse realmente un "piccolo sforzo" per ottenere l'elettorato, sarebbe nel Mezzogiorno sempre inutile, finché non fossero abolite le camorristiche commissioni elettorali. Il Cammareri le ha toccate con mano le bricconate di queste commissioni: non è molto, fu cancellato da elettore anche lui! Ma l'onorevole Luzzatti lascia integre queste tristi e malvage commissioni. Consideri questo il Cammareri, consideri che non si può chiamare "piccolo sforzo" la frequenza a sei mesi di scuola serale; e riconoscerà che io sono nel giusto combattendo con tutte le mie forze il pro– getto Luzzatti, e cercando di evitare questa mistificazione a danno del proletariato meridionale. 474 BibliotecaGino Bianco

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