Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Movimento socialista e questione meridionale hanno dato l'esempio, ed hanno raccontato la novella delle genti di oltre Atlantico. Ed ivi la massa è trasvolata, e va e viene, per offrire quelle braccia, che in patria non si chiedono, non sapendosi, non volendosi, e non potendosi bene impiegare. E pei contatti americani il Sud avanza. Nel paesello si alza il piccone sui luridi abituri, tramandati dall'epoca feudale, sorgono le casette degli "americani" e si restaurano le antiche; si delinea la trasformazione edilizia. Attorno agli agglomeramenti urbani si fraziona la terra, che l'" americano" cerca coltivare con le sue proprie braccia e col suo capitale circolante, e si diffondono la cultura intensiva · e la piccola proprietà coltivatrice. Su aspre rocce spuntano giardini e la terra passa da mani piu inette a mani piu operose. La borghesia dirigente non riesce nemmeno ad avviare alla terra, alle industrie, ai commerci il capitale circolante depositato dagli emigranti negli istituti di credito e di risparmio, e non sa trarne nuova fonte di proprio benessere. I ritornati,. nel contatto di popoli economicamente piu progrediti, han visto le organizzazioni dei lavoratori loro compagni, la indipendenza morale di cui godono, la partecipazione del popolo al governo ed ai benefici delle pubbliche spese. Tali esperienze, ,per quanto brevissime, hanno cominciato a sovvertire le vecchie esperienze, stratificate nel rozzo ed ingenuo animo dal secolare servaggio feudale. I ritornati, pertanto, cominciano dal non manife– stare piu l'antica reverenza pel signore, pel galantuomo locale: se ne sentono indipen– denti. Si svincolano anche dalla sottomissione al prete, i cui tentativi per riprendere l'antico ascendente, cambiano affatto metodo, mercé la nuova azione demo-cristiana. Financo i rapporti verso il deputato politico si avviano a maggiore indipendenza e schiettezza. L'amministrazione locale, qua e là, comincia ad essere argomento di inte– resse, di discussione, di aspirazione, pei ritornati d'America, i quali, assai piu che nei tempi andati, vogliono ora il miglioramento delle condizioni locali e dei servizi pub– blici, dell'istruzione, la cui mancanza fa sentire danno e vergogna. Si delinea cosi'.l'avan– zamento sociale delle plebi - finora, del resto, lentissimo - per opera degli "ameri– cani." Senza socialismo, le masse meridionali tuttavia avanzano nella lunga e dolorosa via dell'ascensione sociale. Per quest'insieme di fattori derivanti dall'emigrazione, la vecchia società, scossa nei suoi cardini economici, giuridici e morali, si travaglia nel– l'elaborazione di un piu largo e soddisfacente assetto, pel quale ancora non esistono tutte le indispensabili condizioni generali. La Calabria e la Basilicata sono le due regioni piu infelici del Sud, che perciò meritano piu il disprezzo di Paolo Sgarbi e della razza supe– riore a cui lui appartiene. I fenomeni che Nitti descrive per quei paesi piu arretrati, si manifestano piu accentuati nelle province meglio disposte. È un movimento fatto di forza e di coraggio, di sacrifizi oscuri e di dolori inauditi, per cui una intera gente sorge e.on le sue sole forze a nuova vita, vincendo la povertà di un suolo ingrato, la malaria, i disastri periodici, e - piu micidiale della natura ostile - la malvagità umana. Di fronte a questo movimento, che fa rialzare i salari e decima le ren– dite fondiarie della piccola borghesia oziosa, q!,lesta classe non sa far altro, che lamentarsi, invocare freni all'emigrazione, disputarsi con ferocia cre– scente le amministrazioni locali per divorare i bilanci, spinta dalla miseria feroce e resa incapace a rialzarsi dalla indegnità morale. Sono - dice l'Avanti! del 7 settembre passato - classi che muoiono e classi che salgono. È un nuovo mondo che si affaccia nella storia de~ Mezzogiorno. È una nuova democrazia di piccoli proprietari coltivatori che si sostituisce alle antiche classi inerti e parassitarie. È infine un nuovo contadino, con piu alti salari, che profitta del rarefarsi della mano d'opera per premere sui medi proprietari non coltivatori. C'è da un lato la 424 BibliotecaGino Bianco

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