Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Movimento socialista e questione meridionale trice del Governo, approfitterebbe la camorra piccolo-borghese, che era una volta all'opposizione, e afferrerebbe il potere per fare peggio di quella che è stata mandata via. Non è facendo scendere dall'alto la grazia divina, che si può epurare la vita meridionale; non la tutela del Governo è possibile sostituire alla strapotenza immorale delle camorre governative; ma bisogna aprire il varco alla folla che brulica fuori dell'attuale regime politico, e lasciare che su questa base solida di forze lavoratrici crescano i partiti nuovi: capaci di rin– novare la vita dei loro paesi. III Le obiezioni al suffragio universale Se le affermazioni e le considerazioni che precedono sono esatte, ne segue che noi non possiamo limitarci a chiedere una riforma elettorale qualunque. Cioè non possiamo essere d'accordo con quel delizioso depu– tato radicale che sul Giornale d'Italia del 29 marzo 1910 dichiarava che per lui ogm riforma sarà buona: Sarà riforma proporzionale (sic), sarà circoscnz10ne estesa (sic), sarà allargamento del suffragio; non il suffragio uni versale, ma una qualche riforma democratica (?) è indispensabile, sia in un modo sia in un altro. Noi dobbiamo volere quelle sole riforme elettorali, che modifichino seriamente quelle condizioni, da cui derivano il danno della classe lavora– trice e il predominio della corruzione piccolo-borghese o giolittiana nelle amministrazioni locali e nell'amministrazione dello Stato. E la fondamen– tale di queste riforme non può essere il suffragio universale, cioè a dire, date le condizioni attuali della classe lavoratrice italiana, la estensione del diritto di voto· agli analfabeti. Analfabetismo e diritto elettorale "Dare il diritto di voto agli analfabeti - gridano i conservatori e mol– ti socialisti - significa abbandonare la cosa pubblica in balfa degl'igno– ranti." Donde si ricaverebbe che, per non essere ignorante, basta saper leggere e scrivere! Certamente, il sapere leggere e scrivere è oggi una necessità assoluta, come l'aria, come la luce, come il pane. E i lavoratori commettono un vero delitto, quando trascurano di mandare i figli _ascuola e di fornirli di questa arma indispensabile nelle lotte della vita. 412 BibliotecaGino Bianco

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