Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Suffragio universale ( specialmente in rapporto al problema meridionale) tanza determinata dalla sfiducia nelle forze extraparlamentari del partito, e dal desiderio di non mettere a repentaglio con una opposizione, di cui si sente la debolezza e la innocuità, anche quei piccoli scampoletti di rifor– mette, che il Ministero dà e potrebbe non dare? E d'altra parte, quale mi– nistero sarà cosf rammollitamente conservatore da negare anche le piccole leggine, anche i piccoli provvedimenti, e le piccole benevolenze ammini– strative, quando con esse può "ottenere il perdono" di questo o quel gruppo di lavoratori, e come conseguenza di questo perdono verrà il bene– stare dei deputati socialisti, l'abbandono di quel controllo sistematico, riso– luto, intransigente sull'opera giornaliera dei ministri, che è la forma piu temuta dell'opposizione parlamentare? ·Dal momento che il partito socia– lista è diventato una congregazione di carità e il socialismo si è ridotto ad un affare di ordinaria amministrazione, è naturale che conservatori e socialisti, maggioranza e opposizione, sieno tutti una famiglia. È uria degenerazione universale del nostro movimento politico, di cui siamo tutti, chi piu chi meno, responsabili e nello stesso tempo. vittime. Né vale recriminare sul passato piu di quanto sia strettamente necessario a renderci conto delle nostre vere condizioni e ad illuminarci nella ricerca del rimedio. E questo rimedio non possiamo trovarlo se non in un ritorno sincero e attivo a quella che è la tattica autentica del nostro partito. È necessario che il partito abbandoni i piccoli viottoli, in fondo ai quali non si trovano che piccoli compromessi per piccoli provvedimenti utili a piccoli gruppi di lavoratori, e mova le sue forze e le moltiplichi nella conquista di grandi riforme di interesse generale per tutta la classe lavoratrice; dei piccoli provvedimenti frammentari lasciamo che l'inizia– tiva venga dai partiti conservatori sotto la pressione che faremo noi per le grandi riforme. Quanto piu energici e piu risoluti saremo noi nel pro– muovere gli interessi di tutta la classe lavoratrice, tanto piu larghi saranno i frammenti di privilegio che i partiti conservatori andranno via via semi– nando sulla loro strada per salvarsi dal naufragio. È necessario che il partito abbandoni la pratica di chiedere disordi– natamente e inorganicamente ora questa ora quella riforma, non insistendo mai seriamente su nessuna e lasciando il Governo arbitro di scegliere lui le briciole da concedere ora dell'una ora dell'altra alle invocazioni umili e flebili dei deputati socialisti; ma dalla moltitudine delle infinite riforme e riformette desiderabili occorre sceglierne un gruppo bene determinato e logicamente concatenato e rispondente ai bisogni di tutta la classe lavora– trice, e organizzare intorno a questo grande programma d'azione un'opera di propaganda e di agitazione extraparlamentare e parlamentare analoga a quella che fu compiuta fra il 1892 e il 1902 per la conquista delle libertà politiche fondamentali. È questa la vera via maestra del riformismo socia– lista; il quale se si oppone alla vuotaggine inconcludente del rivoluziona– rismo convulsionario, non ha nulla da vedere neanche con la degenera- 399 BibliotecaGino Bianco

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