Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Movimento socialista e questione mericfionale forme in cui si esplica la coscienza e la attività del proletariato settentrionale. Lo svi– luppo della cooperazione in quei collegi è originata da quelle stesse condizioni ed energie di sviluppo complessivo della popolazione che danno per risultati, insieme alla organizzazione delle cooperative, l'organizzazione della resistenza e la conquista dei poteri locali, e la conquista del seggio in Parlamento. Il deputato socialista è il pro– dotto e l'esponente di queste forze di insieme, che esprimono le aspirazioni e gli inte– ressi di tutto quanto il proletariato. Voler dunque vedere nel deputato socialista il prodotto elettorale esclusivo, o quasi, delle cooperative, per inferirne che i criteri politici del deputato, · la sua attività parlamentare, i suoi rapporti col Governo dovranno ne– cessariamente informarsi a interessi d~ piccoli gruppi proletari in antitesi cogli interessi generali del proletariato, è deformare artifiziosamente la realtà ai fini di un atteggia– mento polemico; 2) perché l'organizzazione delle cooperative socialiste non è, nel maggior nu– mero dei luoghi, organizzazione di circoscritte attività, ma si conserta colla organizza– zione di resistenza, il che vale a dire col movimento generale del proletariato. Lo stesso Salvemini che mostra poca o punta simpatia per le cooperative di lavoro, riconosce in questo stesso suo scritto la utilità somma delle organizzazioni cooperative di con– sumo e delle leghe di resistenza. Ora lo sforzo del socialismo nordico è rivolto appunto a coordinare alla resistenza la cooperazione di consumo e di lavoro: a fare, cioè, che la cooperativa sia cooperativa d~ classe, non destinata a creare oligarchie economiche, ma a promuovere gli interessi generali di tutto il proletariato. Di sorta che, pure oc– cupandosi di cooperative, il deputato socialista, lungi dal farsi lo strumento di interessi chiusi e ristretti, compie opera "socialista," ossia indirizzata a guadagnar terreno per l'intera classe lavoratrice. Cosf la impalcatura delle induzioni del Salvemini precipita tutta quanta perché eretta fuori della realtà. Certo: l'opera che il deputato socialista compie a benefizio delle organizzazioni cooperative deve essere taie da non meritarsi la qualifica di "camorrista" appioppatale dal Salvemini. Esigere dal Governo o dalle autorità amministrative quel che è conforme alle leggi e alla giustizia, esigerlo senza veruna compromissione o menomazione della propria forza e dignità politica, questo è compito rimesso alla coscienza del deputato. Che se vi sieno casi nei quali alcun deputato socialista abqia mancato à tale suo ele– mentare dovere, chi afferma che casi simili sono avvenuti per parte degli attuali deputati socialisti, ha l'obbligo imprescindibile - obbligo di galantuomo, diceva giustamente l'ordine del giorno del Gruppo - di specificare quei casi e precisare le accuse. Ma prendere le mosse, come fa il Salvemini, da una premessa di fatto che dimostrammo in contrasto colla realtà, per formulare una accusa generica che investe tutto il Gruppo, questo è metodo che non giova affatto al "socialismo" se per socialismo si voglia in– tendere la educazione mentale morale e politica delle moltitudini. * Libero, liberissimo d'altronde il Salvemini di dichiarare le sue diffidenze per il movimento cooperativo riprendendo la vecchia tesi che esso può costituire una minaccia alla "combattività" socialista: tesi giustificata, nei primordi delle lotte nostre, dalla ne– cessità di creare anzitutto la coscienza di classe che allora mancava in presso che tutto il proletariato: e giustificat3: inoltre dal fatto che l'avversione alle cooperative mirava alle organizzazioni a tipo chiuso o piccolo borghese. Tesi anacronistica di fronte al– l'odierno sviluppo del proletariato e al grado di forza politica che oggi il proletariato ha conseguito, nonché di fronte al carattere nuovo assunto oggi dalla cooperazione pro– letaria. Ma su di ciò non ci dilunghiamo, lasciando il Salvemini ai suoi gusti. Bastava a noi per ora, come piu sopra abbiamo fatto, dimostrare la inconsistenza dell'assunto del Salvemini: essere il contegno del Gruppo, anzi dei socialisti del Nord, determinato da piccoii interessi in contrasto cogli interessi generati della lotta socialista. 386 BibliotecaGino Bianco

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