Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Movimento socialista e questione meridionale a buon mercato il diritto di conquistare enormi estensioni di terreno, ru– bandole ai poveri. Garibaldi avrebbe voluto che le terre pubbliche fossero distribuite gratuitamente fra i nullatenenti del Mezzogiorno: per tal modo il mezzo_ miliardo non sarebbe emigrato dal Sud al Nord. Ma i baroni meridionali non ci avrebbero guadagnato nulla, e il bilancio unitario avrebbe perduta la bella preda: moderati nordici e baroni sudici s1 accor– darono per derubare le plebi meridionali e dividersi la preda. ~ politica protezionista, inaugurata dal Crispi, meridionale, rovinò il Mezzogiorno. Non tutto il Mezzogiorno; non, per esempio, la Casa Florio, di cui il Crispi è gerente d'affari; non i latifondisti produttori (?) di gra– no; rovinò specialmente le regioni vinicole. La produzione vinicola richie– de la piccola coltura; per questo nel decennio, che precedette la rottura del trattato con la Francia, molte terre prima a bosco o incolte erano state cedute dai latifondisti in enfiteusi a piccoli coltivatori perché fossero messe a vigneti. Le terre furono dissodate, piantate, coltivate; 'ma quando arri– vò il momento, in cui l'enfiteuta doveva raccogliere i frutti del suo lavoro e pagare i ·debiti contratti nel dissodamento e nella coltivazione, la chiu– sura del mercato francese decimò i prezzi dei vini. I coltivatori si trova– ro~10 cosf con un deficit enorme; e uno dietro l'altro dovettero rompere il contratto d'enfiteusi, non potendo piu sopportare il peso della terra, e fallirono; e i proprietari ·riacquistarono ad un tratto le lo,ro antiche terre incolte, messe di fresco splendidamente a coltura, senza che essi vi aves– sero impiegato un centesimo solo o una sola goccia di sudore. Certo le terre non rendevano quanto avrebbero potuto; ma rendevano sempre im– mensamente piu dei boschi e dei seminatoi di prima. E ora che i prezzi dei vini riprendono il moto di ascensione, i proprietari raccolgono il frutto del lavoro... degli altri. La politica crispina ha fatto quindi perdere delle centinaia di milioni non al Sud, ma ai poveri del Sud; e ha fatto guadagnare centinaia di milioni non al solo Nord, ma anche ai grandi pro– prietari del Sud. Tutti questi splendidi vantaggi, conquistati dai grandi proprietari meridionali dal 1860 in poi, perderebbero gran parte del loro valore, se nel Mezzogiorno non ci fosse l'ordine, cioè se la riscossione delle rendite non fosse regolare e pacifica. Ed ecco che la burocrazia, la magistratura, l'esercito son H a compiere quest'altissima funzione del mantenimento del- 1' ordine. Come volete che i grandi proprietari meridionali sieno antimili– taristi? Anzi, piu ce n'è, meglio è; tanto, non sono essi che pagano. Ed è bene che i mantenitori dell'ordine abbiano del prestigio; e se per conquistare questo prestigio sono necessarie le imprese coloniali, bene, vi– va l'Africa e la Cina e sempre avanti! Ci vorranno quattrini per questo, ma pagano gli altri e fuori i quattrini! Come volete che quella gente non sia devotissima del bene inseparabile e amante dell'unità militare, am- · ministrati va, burocratica? Se non ci fosse l'unità, specialmente militare, 176 BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=