Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Movimento socialista e questione meridionale infinitamente minore della settentrionale Pavia, che arriva appena a 35.000 abitanti. Si potrebbe continuare per un volume intero a far questo parallelo. Le differenze, però, si possono raccogliere in una formola fondamentale: cen– tro della vita economica, politica e intellettuale è nell'Italia settentrionale • la borghesia industriale moderna; centro della vita pubblica nell'Italia me– ridionale è, in mancanza di una borghesia moderna, la grande possidenza fondiaria medi~vale. Da questa constatazione di fatto a dire che l'Italia meridionale è una società "pietrificata," che ha subfto "un arresto di sviluppo nell'evolu– zione sociale," che è "una macchina spenta sopra un binario morto," che "ci si presenta con una struttura morale e sociale propria alle società in– feriori," ci corre e di molto. La società meridionale ha avuto anch'essa il suo- progresso nell'ultima metà di questo $ecolo; e se non ha raggiunto an– cora l'Italia settentrionale, ciò si deve a due fatti: 1) essa ha dovuto met– tersi in moto da un punto di partenza molto piu arretrato dell'Italia set– tentrionale; 2) il progresso ha dovuto e deve lottare non solo. con tutte le forze conservatrici locali, ma anche con le condizioni disastrose fatte al– l'Italia meridionale dall'accentramento .finanziario e amministrativo dell'I– talia monarchica. 2. Nego assolutamente che il "carattere" dei meridionali diverso da quello dei settentrionali abbia alcuna parte nella diversità di sviluppo dei due paesi. La "razza" si forma nella storia ed è effetto di essa non causa, e nella storia si trasforma; spiegare la storia di un paese con la parola razza è da poltroni ·e da semplicisti. L'Italia meridionale, la Sardegna, e la Sicilia furono dal secolo X al XIII i paesi piu floridi d'Italia, e allora la razza meridionale non portava scritto nei globuli del suo sangue il la– tifondo invece della piccola proprietà. Quando il Comune di Firenze era appena bambino, la Repubblica d'Amalfi mandava le sue navi per il Me– diterraneo. Il Comune di Benevento è fra i piu antichi Comuni italiani. Quando Milano combatteva con Federico Barbarossa, in Sicilia il feudali– smo era ignoto. La decadenza dell'Italia meridionale comincia nel secolo XIII, specialmente dopo la conquista angioina. La secolare guerra fra Napoletano e Sicilia seguita ai Vespri Siciliani e le guerre di successione del secolo XV produssero la rovina definitiva del Mezzogiorno, perché dettero nella vita politica la prevalenza alla nobiltà feudale, spopolarono le campagne, proletarizzarono i piccoli proprietari; la nobiltà feudale, dive– nuta in grazia della guerra padrona dei nostri paesi, continuò poi a? assas– sinarli anche dopo che le guerre furono finite. Le conquiste straniere ven– nero a dare l'ultimo crollo alla nostra rovma, perché dalla conquista di 134 BibliotecaGino Bianco

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