Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Movimento socialista e questione meridionale ci ha dato, c'è il diritto per tutti i partiti di esercitare la loro azione e di procedere nelle loro conquiste. La seconda affermazione è vera, la prima no. L'Italia nata dalla rivo– luzione riconosce i diritti delle minoranze; ma lo Statuto non riconosce questi diritti. Lo Statuto è stato sempre il polo opposto della rivoluzione; e se per rivoluzionari dobbiamo intendere Mazzini e Cattaneo, e non Gabrio Casati e Gaetano Negri, Mazzini e Cattaneo non hanno mai accettato 1 o Statuto. E noi, se sappiamo un po' di storia, dobbiam0 difendere i diritti delle minoranze in nome della tradizione rivoluzionaria, che noi continuiamo, e non in nome dello Statuto, che ebbe appunto lo scopo di sviare la corrente rivoluz.ionaria. Di fronte alla "terribile incoltura politica delle masse, su cui la rivo– luzione italiana è passata come soffio che non lascia traccia," di fronte "alla triste Vand~a che ha nell'ignoranza politica italiana il suo grande elettore, il suo formidabile alleato, la sua guardia del corpo," noi ci dobbiamo con– vincere, caro Bissolati, che l'agitazione, nostra in difesa dello Statuto è as– surda e ridicola. Essa non crea che equivoco e confusione; essa dà artificial– mente allo Statuto un carattere liberale e democratico assolutamente oppo~to allo spirito della carta largita. Quando domani il popolo alzerà la testa e ci domanderà una bandiera per procedere nelle sue rivendicazioni, che cosa gli daremo noi? lo Statuto di Carlo Alberto? La verità e il nostro interesse - che sono la stessa cosa - dovrebbero finalmente convincerci che noi non abbiamo nessun vantaggio a galvaniz– zare i cadaveri. Noi dobbiam dimostrare alle masse che il Governo da cinquant'anni a questa parte ha sempre lealmente applicato lo Statuto; che tutti i colpi, di cui sono stati vittima i partiti popolari, da cinquant'anni a questa parte, sono quanto di piu perfettamente statutario si possa immagi– nare; che le leggi del ministro Pelloux sono la quintessenza del diritto costituzionale della terza Italia. Questa dimostrazione noi, fuori della Camera, non possiamo libera– mente farla. Ma voi, deputati dell'Estrema Sinistra, potete farla libera– mente; e dovreste farla. E invece di intavolare trattative coi gruppi monar– chici cosf detti liberali a difesa dello Statuto fareste meglio ad accordarvi per dare alla vostra protesta - contro e non a difesa - tutta la maggiore energia, stavo per dire violenza, che le attuali condizioni vi permettono. Le masse aspettano dalla Estrema Sinistra parlamentare la parola - una sola - che· possa essere il programma della futura azione popolare italiana. La direte? e la saprete dire? Speriamo ed aspettiamo. [Da "Avanti!," 2·1 febbraio 1899, firmato: TRE STELLE.] I 104 BibliotecaGino Bianco

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