Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Movimento socialista e questione meridionale italiano specialmente per opera del Malatesta,' ha rotto ogni solidarietà con i sostenitori della propaganda col fatto. L'unico carattere, quindi, che li rendeva odiosi è scomparso. Sono, è vero, discordi da noi in molti e molti punti, ma ·in questo momento non si tratta di discutere, si tratta di conquistarci la possibilità di discutere. E passiamo ai repubblicani. I quali dovrebbero essere la leva di tutta la riforma. Ma, è inutile dissimularlo, fino a que_sti ultimi anni in Italia vi sono stati dei repubblicani, alçuni molto rispettabili, altri poco rispet– ·tabili; ma non c'è stato un partito repubblicano. Dopo il periodo eroico dal 1831 al 1850 circa, il partito mazziniano non ha fatto nella seconda metà di questo secolo che decadere, mentre al contrario si consolidava la forza della dinastia. Di fronte alla fortuna sa– bauda una buona parte di mazziniani, rappresentata da Garibaldi, aded sinceramente al regime monarchico; dopo vent'anni di prova, le idee di questa frazione furono sintetizzate dal Garibaldi stesso con le parole: "Al– tra Italia sognavo!" Un'altra frazione dell'antico mazzinianismo rappre– sentata da De Pretis, Crispi, Nicotera, ecc., diventò monarchica feroce e si segnalò nello svaligiamento delle banche: l'Italia che essi sognavano era l'Italia del sor Bernardo, e l'hanno avuta. Un'altra parte si conservò demo– cratica, ma, comprendendo impossibile la repubblica in quel tempo, pro– clamò la ridicola teoria dei "placidi tramonti." Pochi finalmente, i piu rigidi o magari i piu cocciuti, si. ritirarono in disparte, si astennero da ogni azione positiva, perdettero ogni influenza nel paese. Se non che la crisi scoppiata nel 1887 con l'iniziarsi del protezionismo, la pazza politica estera, le enormi spese militari, le imprese africane, han finito col creare un nuovo ambiente adattissimo alla cultura del bacillo re– pubblicano. Si è andato cosi'.formando, dopo il 1890, un partito neo-repubblicano, rappresentato in principio da Dario Papa 8 ; il partito che ha dovuto lottare a lungo con le contraddizioni degli astensionisti; ha dovuto - peggio an– cora - fare sforzi erculei per sbarazzarsi dell'amicizia dei democratici le– galitari e non se n'è ancora liberato del tutto. Ma è un fatto che, nonostante tutte le difficoltà che lo attorniano, esso va progredendo a vista d'occhio. Nelle elezioni del 1897 i voti raccolti dai repubblicani parvero ad alcu– ni la aurora di un nuovo giorno, parvero al Turati il crepuscolo di un gior– no morente. Il Turati aveva ragione e torto: le elezioni del '97 furono il tramonto del vecchio repubblicanismo astensionista o - peggio ancora - legalitario, repubblicanismo retore, çhiacchierone, donchisciottesco; e segna– rono l'alba di un nuovo partito repubblicano, serio, risoluto, attivo, <lesi- 7 Errico Malatesta, esponente massimo dell'anarchismo italiano che egli contribui forte– mente a indirizzare verso il ripudio delle tattiche insurrezionistiche e terroristiche. [N.d.C.] 8 Già direttore di un giornale monarchico, "L'Italia," si converti al repubblicanesimo e fondò e diresse fino alla morte, nel 1897, "L'Italia del Popolo," dove trovavano ospitalità repubblicani e socialisti. [N.d.C.] 100 BibliotecaGino Bianco

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