Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

La Sinistra rediviva nostra imbecillità si ostina a dar il titolo di o~esti e che nel passato combatterono fieramente il vecchio censurato, domani lo sosterranno unguibus et rostris. L'adesione del marchese Di Rudinf alle feste di Palermo ne è la premessa ufficiale. E già i giornali conservatori anticrispini cominciano a picchiarsi il petto per l'antico errore. Essi riconoscono che la guerra d'Africa, condotta a buon esito, avrebbe " rialzato il prestigio del militarismo in Italia, ciò che avrebbe permesso ai successori di Crispi una politica interna forte, sicura e continuativa"; e si pentono amaramente di essere fra quelli ai quali finora "è sfuggito un concetto di Stato cosf grandioso." 5 Ma la prossima volta non ricadranno nell'errore; bisogna fare un ultimo sforzo, bisogna ritornare alla prova per rialzare il prestigio del militarismo; Françesco Crispi questa volta, aiutato da tutti, troverà "il coraggio di strappare i mezzi necessari per tradurre in opera" il suo "concetto grandioso." "Abba Garima," dicono i giornali ex-anticrispini, " danneggiò il nostro credito, ferf la dignità del paese, compromise il prestigio delle armi, rinvigorf il radicalismo in Italia, e noi scontiamo ancora oggi le conseguenze di una politica inferiore all'altezza del còmpito prefisso"; bisogna riparare all'errore. L'Africa è sempre H e basta che lo vogliamo e la guerra ricomincia; con Menelik, già, la pace non è stata fatta ancora; Cieco di Cola ha avuto la missione di menare il can per l'aia; Martini 6 tiene il sacco e non sarà certo la sua spina dorsale che rifiuterà di inchinarsi agli ordini venuti d'alto; non per niente si son lasciati passare quattro anni senza conchiudere niente, tenendo sempre l'uscio aperto verso la tempesta; appena il momento buono sarà venuto, manderanno qualche disgraziato Toselli 7 a farsi massacrare dagli abissini, dichiareranno offesa la nostra santa bandiera e riprenderanno la guerra. Quando si riaprirà la Camera, al primo accenno di ostruzionismo, Pelloux si dimetterà, Crispi avrà il Ministero, la Camera sarà sciolta, il diritto elettorale sarà abolito per decreto reale, ricomincerà la guerra d'Africa. Tutto è pronto; non resta che alzare il sipario, cioè riaprire la sessione... [Dalla " Critica Sociale," I 6 ottobre I 899, firmato: IL PESSIMISTA. J ~ " Gazzetta di Venezia, " 4 ottobre. 6 Martini Ferdinando (1841-1928), deputato di Pescia e Lucca per le legislature XIIXXIV, senatore dal 1923, ministro di Stato dal 1927; scrittore, pubblicista, piu volte ministro, governatore della colonia Eritrea dal 1897 al 1907, interventista nel 191 5, sedette al centro-sinistra. [N.d.C.] 1 Toselli Pietro (1856-1895), maggiore dell'esercito, medaglia d'oro, morto eroicamente all'Amba Alagi durante la prima guerra italo-etiopica. [N.d.C.] BibliotecaGinoBianco

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