Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

Lineamenti per una storia dell'Italia giolittia11a potevano assicurarlo. che in tutta Dronero non avrebbe trovato una sola persona che lo salutasse. Non credo che nell'Italia meridionale sia stata mai fatta ad un prefetto un'accoglienza di quel genere. I peggiori metodi di intimidazione e i peggiori brogli erano escogitati nello stesso Mezzogiorno. In Sicilia era rinomata la città di Catania, come officina di geniali e non geniali trovate. Nel primo decenp.io di questo secolo vi era famosa la cosf detta " squadra del Baltico " formata da caprai, ai quali l'amministrazione comunale (sedicente socialista) affittava per canoni irrisori le terre comunali; nei giorni climaterici la squadra si concentrava nelle città e "faceva" la elezione. Sarebbe bene che gli italiani del Mezzogiorno, prima di accusare " lo Stato, " il " governo, " facessero come la scimmia che si guardò nello specchio, dopo averlo rotto: in ogni frammento di quello "Stato," di quel "governo," ritroverebbero la immagine di se stessi. Giolitti non inventò i costumi elettorali dell'Italia meridionale, come non inventò la prosperità economica e gli avanzi di bilancio. Ma mentre per la prosperità economica e per gli avanzi di bilancio si deve dire che lasciò fare la vis medicatrix naturae, non si può dire lo stesso per i costumi elettorali dell'Italia meridionale. Ne approfittò con freddo metodo, con totale mancanza di scrupoli e con profondo disprezzo per chi si prestava al suo gioco. A tante altezze non era arrivato nessuno dei suoi predecessori. E dopo di lui quelle altezze furono superate, e per il Mezzogiorno e per tutta l'Italia, nei soli plebisciti totalitari del periodo fascista. Beninteso che usciremmo fuori della realtà se parlassimo di Giolitti come di un dittatore. Dittatore è chi sopprime la libertà di parola, la libertà di stampa, la libertà di associazione, e manda i suoi oppositori in carcere o all'altro mondo. Giolitti non fece questo. Se essere dittatore significa essere appoggiato da una maggioranza solida, la quale lascia cantare la minoranza quanto vuole, ma vota sempre tutto quanto vuole il governo, la storia di tutti i paesi liberi è piena di dittatori, cioè di uomini politici sostenuti da solide maggioranze elettorali e perciò onnipotenti. Anche Roosevelt, Churchill, . Attlee, De ·Gasperi sarebbero dittatori. Caso mai, si può dire che mentre De Gasperi aspetta che la maggioranza parlamentare gliela dia l'elettorato, dolcemente sollecitato, Giolitti se la fabbricava da sé, per mezzo dei " mazzieri "I Era insomma, dittatore nel solo giorno delle elezioni, solamente dove era necessario, e nei limiti delle necessità. Nello stesso collegio elettorale, che doveva essere "conquistato," il prefetto procedeva col metodo del minimo sforzo: determinava quante sezioni occorreva "concimare" per ottenere la maggioranza nell'insieme del collegio, e su quelle sole concentrava i suoi sforzi. Lo scioglimento di un solo consiglio comunale produceva effetti profondi in zone assai piu vaste di quella che era interessata direttamente da quella prepotenza: il sindaco 554 Biblioteca Gino Bianco

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