Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

Fu l'Italia prefascista una democrazia? Se per amministrazione intendeva la impalcatura, che bene o male teneva insieme la struttura sociale e politica italiana, e i metodi con cui -quell'amministrazione era gestita, questa era roba, che non era stata creata da Giolitti fra il 1901 e 1904, anzi fra· il novembre 1903, quando diventò presidente del Consiglio, e il settembre del 1904, quando si incontrò con Biilow: non piu che dieci mesi, poco piu che il tempo per fare un figlio. Gli avanzi del bilancio non li inventò Giolitti: il primo avanzo era apparso nel 1898. Le esportazioni invisibili del movimento turistico non le inventò Giolitti. Le rimesse degli emigrati non le inventò Giolitti. Giolitti ebbe il buon senso di non frastornare i movimenti spontanei della economia italiana, e fu gran merito. Se tutto quel denaro fosse caduto nelle mani di un Crispi o di un Mussolini, chi sa dove sarebbe andato a finire. Ma nel 1904 Biilow, mentre si congratulava con l'" Italia," cioè con Giolitti, non poteva avere in testa quanto doveva apparire a Croce nel 1928. Nelle pagine, che Biilow dettò nelle sue Memorie (edizione italiana, II, 59-62) non c'è nessun cenno ad effusioni ammirative di Biilow per l'andamento delle cose italiane. Questo vuol dire che anche se Biilow accennò a materie di quel genere, si trattò di qualche complimento senza particolare significato, che non sarebbe serio incastonare come documento attendibile in un libro di " sto~ia. " In un discorso tenuto a Torino nel maggio 1950 su Giolitti (Roma, Rinascita, 1950), Togliatti attribui a Giolitti "la concessione della libertà di organizzazione e di sciopero agli operai. " "Concessione? " Anche per questa parola tutto dipende dal significato che le diamo. Se "concedere" è smettere una resistenza, che è diventata assai pericolosa, possiamo ben dire che Giolitti " concesse " la libertà di organizzazione e di sciopero agli operai. Infatti, quella " concessione " venne dopo un accanito ostruzionismo parlamentare, che n.el 1900 aveva obbligato il presidente del Consiglio, Pelloux, uomo del re Umberto, a sciogliere la Camera, con lo scopo di eliminarne i deputati autori di quell'ostruzionismo. Le elezioni del giugno 190Ò non solo non avevano eliminato i deputati ostruzionisti della Camera, ma ne avevano aumentato il numero a circa cinquanta, e la somma dei voti riportati dai candidati ministeriali in tutta l'Italia non aveva superato che per poche decine di migliaia quelli raccolti dalle opposizioni di tutti i colori; quindi il re aveva dovuto scegliere: o licenziàre Pelloux, o fare un colpo di Stato; e non aveva osato fare il colpo di Stato. Inoltre la " concessione " di Giolitti venne dopo che nel luglio 1900 l'anarchico Bresci aveva ammazzato Umberto, cioè aveva dimostrato che una politica reazionaria, troppo smascheratamente personale del re, presentava qualche rischio, anch'esso di°carattere personale. Infine quella "concessione" venne dopo che nel dicembre 1900 un fulmineo sciopero generale a Genova - il primo di quel tipo in Italia - aveva dimostrato che certi colpi di mano contro l'organizzazione operaia non si potevano piu tentare a cuor leggero. 545 36 oteca Gino Bianco

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