Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

Storiografia e moralismo tare erano tali che si può francamente affermare che questo era migliore di quelle ... Pensiamo al cammino che si è fatto in Italia dal 1848 al 1914, vigilia della guerra. Vediamo un po' quello che era l'Italia nel 1848 e quello che era nel 1914. E allora dovremo riconoscere l'immenso cammino compiuto dal paese in questo periodo di tempo ... Certo il sistema rappresentativo parlamentare non deve e non può essere immutabile. Cambiando le condizioni della società vanno cambiate le organizzazioni politiche. Il cambiamento doveva essere rapido e radicale, oppure lento e meditato? Questo è il quesito gravissimo che angoscia il mio animo. Antico avversario del sistema parlamentare, credo che quel quesito si debba risolvere nel senso piu moderato e prudente. Anche Mosca colle sue critiche al sistema parlamentare si trovò ad averne favorito non una riforma moderata e prudente, ma la abolizione totale. Quanto ai risultati della dittatura fascista in confronto con quelli della democrazia italiana in cammino, essi sono sotto i nostri occhi. Speriamo che gli italiani imparino da questa spaventosa lezione e non siano soli ad imparare. [Dall'ed. italiana, Torino 1949.] Storiografia e moralismo Nella recensione di un mio preistorico lavoro sulla Politica estera dell'Italia, pubblicata nel primo numero di Belfagor (15 gennaio 1946, pp. 128131),1 Carlo Morandi ha toccato un problema che merita di essere esaminato di proposito, meglio di quanto egli non abbia potuto fare in uno scritto, diciam cosf, occasionale. Ecco le sue parole: Salvemini, a proposito dell'impresa in Libia, dopo aver indicato con acuta esattezza le ragioni storico-politiche che giustificano la decisione del Giolitti, aggiunge: "C'era, a dire il vero, un'altra soluzione del problema: abbandonare una volta per sempre l'idea di acquistare quei territori. La Tripolitania e la Cirenaica formano una enorme voragine di sabbia fra l'Egitto e la Tunisia; fra le zone povere, sono poverissime... L'Italia sarebbe stata molto piu saggia se avesse lasciato che la Francia e l'Inghilterra ci pensassero loro a mantenere l'ordine nel deserto: si erano prese la carne dell'Egitto e della Tunisia; si prendessero. anche le ossa della Cirenaica e della Tripolitania. " A proposito della corsa ai "compensi territoriali" nel '78 e della politica italiana che serbò le "mani nette," Salvemini osserva che tra le potenze europee "vi 1 Quest'opera di Salvemini vide parzialmente la luce nella " Rivista d'Italia" del 1924 e 19125; nel 1925 era compiuta ma non fu potuta stampare. Sarà compresa nella sezione delle opere dedicata agli scritti di politica estera. [N.à.C.] 531 BibliotecaGino Bianco

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