Lineamenti per una storia dell'Italia giolittiana meglio le garbasse. Non pochi consigli comunali nell'Italia del Nord erano modelli di amministrazione intelligente, onesta ed efficace. Soltanto nella arretrata Italia meridionale Giolitti impiegava i suoi metodi, e solamente quando e dove erano necessari. Cosf l'Italia meridionale forniva a Giolitti circa duecento deputati pronti a obbedirgli a qualsiasi condizione. Invece l'Italia del Nord mandava alla Camera circa trecento deputati, che si dividevano tra quelli che facevano parte della coalizione governativa e quelli che ne erano indipendenti. La maggioranza di Giolitti era costituita da un solido blocco formato da quasi tutti i deputati del Sud, e da quelli fra i settentrionali, che avevano interesse a tenergli bordone, e che, nell'insieme, erano stati liberamente eletti. Gli oppositori, provenienti quasi tutti dal Nord, erano liberi di discutere alla Camera dei• deputati quanto volevano. Ma erano impotenti innanzi a una maggioranza incrollabile. A poco a poco questa impotenza li induceva a saggezza. Ad uno ad uno, presto o tardi venivano a patti, e si imbrancavano nel gregge, oppure facevano una finta opposizione, che era piu utile a Giolitti che una aperta sottomissione. Giolitti fu battezzato " dittatore. " Bisognerebbe definire bene il significato anche di questa parola. Se dittatore è colui che sopprime la libertà di parola, la libertà di stampa, la libertà di associazione, e spedisce i suoi oppositori in carcere o all'altro mondo, Giolitti non fece mai questo. Se ci fu sempre nella Camera una maggioranza che ciecamente lo obbediva, ci fu anche sempre una opposizione che poteva discutere quanto voleva, anche se sicura di rimanere se~ pre in minoranza, e alla quale rimaneva sempre spalancata la porta per entrare nel circo. Se essere dittatore significa essere appoggiato da una solida maggioranza parlamentare e fare tutto quello che si reputa conveniente e necessario, anche Roosevelt fu dittatore in America dal 1933 al 1945, e anche Baldwin e Chamberlain furono in Inghilterra dittatori dal 1931 al 1940, e anche Churchill fu dittatore dal 1940 al 1945. Ma bisognerebbe dirli "capi partito assai potenti" e non "dittatori." Non appena la maggioranza parlamentare vacillava, Giolitti soleva dimettersi, e lasciava che qualche oppositore o luogotenente prendesse il suo posto, mentre lui si teneva pronto a tornare alla ribalta non appena gli errori del suo successore avessero fatto dimenticare gli errori suoi. Giolitti era un parlamentare straordinariamente accorto, che afferrava con estrema perspicacia e con fulminea rapidità le piu lievi correnti di opinioni tra i cinquecento politicanti che formavano la Camera dei deputati. Ma aveva poca sensibilità per quello che avveniva su un piano piu vasto, nel paese. Qui un senso di scontentezza per il " maneggio " delle elezioni andò costantemente crescendo fra i cittadini, che non appartenevano a nessun partito. Quando nel 1911 propose il suffragio quasi universale, Giolitti pensava che sarebbe riuscito a dominare il nuovo corpo elettorale con la stessa facilità con cui aveva potuto "manipolare" il suffragio ristretto. Non si era reso mai conto che i contadini dell'Italia meridionale non erano BibliotecaGinoBianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==