Lineamenti per una storia dell'Italia giolittiana e poi nel ritrattare quella verità. Questo è certo, che di quanto i due uomini dissero, prima per accusare, poi per ritrattare le accuse, nulla può servire come prova, salvo che non ci sia il concorso di altre prove o di ragionevoli indizi. Di tutta quell'alta e bassa marea di affermazioni e di smentite, resta fuori discussione solamente il biglietto Cantoni 19 settembre 1892 consegnato a Crispi, sulla cui autenticità nessuno degli interessati ha mai sollevato contestazione. Vedremo in un'altra puntata quale sia stata la versione di Giolitti. 2 [Da "Il Lavoro," Genova, 29 febbraio 1924.) Introduzione a "L'Età Giolittiana,, di W. Salomone La letteratura politica italiana dal 1871 al 1922 è inondata da fiumi di critiche amare su ogni cosa e su ognuno. Per i clericali che, almeno fino al 1919, considerarono l'Italia come una creazione del demonio, tutto quanto era stato fatto, o non si era fatto, era male. I conservatori, sbalzati nel 1876 dal governo e non riusciti piu a ritornarvi da soli, trovavano che l'Italia, priva dei loro lumi, andava alla malora. I repubblicani, i socialisti e gli anarchici criticavano tutti gli uomini di governo, di qualunque partito, per il fatto che non erano né repubblicani né socialisti né anarchici, senza pregiudizio delle invettive reciproche. Gli uomini di nessun partito, che desideravano una migliore amministrazione ed un piu rapido progresso, lamentavano che gli uomini di governo non fossero abbastanza capaci ed onesti, o decisamente disonesti. Gli stessi politicanti che passavano per il governo, erano scoraggiati dall'abisso che separava la loro mediocre opera quotidiana dalle brillanti speranze, che avevano accompagnato il risorgimento. Bisogna aggiungere che gli italiani hanno l'abitudine di lagnarsi sempre. Se domandate ad un inglese o ;id un americano come la va, potete essere sicuri che vi risponderà senza esitare " benissimo, " anche se tutto gli z L'analisi delle memorie giolittiane relative ai fatti della Banca Romana non fu però uJteriormente continuata da Salvemini. [N.d.C.] BibliotecaGinoBi(Anco
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