Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

La nomina di Tanlongo a senatore al deputato Antonelli,1 a Crispi, all'ex-ministro Tajani, ad altri parecchi. Nel riferire al giudice che istruiva la causa e al comitato dei sette queste confidenze, gli ascoltatori non furono concordi sulle date e sulle cifre, sia per loro difetto di memoria, sia perché i Tanlongo padre e figlio le avessero variate dall'uno all'altro interlocutore. Ma .i fatti da essi asseriti sono sempre gli stessi: che, cioè, due successive somministrazioni di denaro per le spese elettorali sarebbero state fatte da Tanlongo a Giolitti nell'autunno 1892. Siccome i due fatti si presentano in condizioni differenti per quanto riguarda la prova di essi, è opportuno tenerli distinti nella discuss~one. Sulla prima somministrazione delle sessantamila lire, il deputato Pietro Antonelli riferiva nel modo seguente, al comitato dei sette, le confidenze fattegli da Tanlongo figlio: Nel lungo colloquio (31 gennaio 1893) il Pietro Tanlongo, lamentando l'ingratitudine dell'on. Giolitti, assicurava che durante le ultime elezioni :il comm. Cantoni aveva scritto a suo padre una lettera per prevenirlo che sarebbe andato da lui dietro incarico del presidente del Consiglio. La lettera si chiudeva con queste significantissime parole sottolineate: spero che mi riceverà molto bene. Ciò volle dire 40 mila lire date per le elezioni. L'Antonelli presentò il seguente biglietto m copia di mano del Tanlongo: Riservatissima. Egregio mio commendatore, Roma, 19 settembre 1892 Mi reco a debito di prevenirLa che per incarico di S. E. il presidente del Consiglio dei ministri io domani verrò da Lei alla Banca Romana, in quell'ora che si compiacerà d'indicarmi, e spero che vorrà ricevermi molto bene. Con sincera stima e am1c1z1a. Suo dçv.mo afl.mo Cantoni L'originale di questo documento era in possesso di Francesco Crispi, che l'aveva ricevuto da Tanlongo figlio. Inoltre, il 20 febbraio 1893, fu sequestrato in carcere a Tanlongo padre un biglietto clandestino del figlio, non anteriore al 12 febbraio 1893 e non po.steriore al 19 febbraio, in cui era scritto, fra l'altro: ... di quelle lettere ve n'è qualcheduna di qualche mese prima degli avvenimenti, quando vi era D. P. Essi furono 22. 11. 82. 10. 6. 86. D. C. ne fece soltanto uno. 23. 11. 90. R. nulla·. G. 6. 1 I. 92. Per quest'ultima ricordatevi che venne C., e chiese 60. e poi G. chiese 40. che io portai in entrambi i posti... In ogni modo cercate di non parlare piu dello stretto necessario, di questo si raccomanda D. C. 1 Antonelli Pietro (1853-1901), deputato di Roma I e Roma IV per le legislature XVII-XVIII; noto per i viaggi che fece in Africa. [N.d.C.] 34 L.....-.>. tecaGinoBianco

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