Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

Giolitti e 'gli scandali bancari Si trattava proprio dell'ispezione Biagini! Pochi mesi dopo, il 26 aprile 1890, come abbiamo già visto, l'ispezione sciagurata ritornava a galla in una interpellanza del deputato Diligenti; e Giolitti in persona rispondeva, a nome del governo, al Diligenti stesso. L'anno dopo, nuovo incidente, sempre. per l'ispezione Biagini: questa volta nel Senato. Si discuteva, nella seduta del 30 giugno 1891, un progetto bancario, che non teneva nessun conto dei disordini scoperti nella Banca Romana, due anni prima, dalla inchiesta Alvisi-Biagini. Si levò a combat• tere il progetto il senatore Alvisi. E cominciò ad esporre quanto era risultato dall'inchiesta. Ma non poté parlare. Il presidente del Senato, Parini, e il ministro del Tesoro, Luzzatti, gli contestarono il diritto di pubblicare nel Senato il contenuto di un documento amministrativo, rivelando cosf un segreto di ufficio. Fu un lungo incidente: piu volte l'Alvisi tentò servirsi del documento; piu volte gli fu impedito di parlare; rivelò cosf, a pezzi e a bocconi, che erano state "constatate gravi differenze per ciò che riguardava la confezione della moneta cartacea," che non era facile determinare a quale somma precisa ammontassero i biglietti messi in circolazione, che "i conti correnti non figuravano nella loro entità vera," che nove milioni erano stati "impiegati per operazioni che non apparivano· registrate. " Alla fine, stanco della lotta, dové arrendersi e tacere. Questo incidente, cosf insolito nella quieta, soporifera aula del Senato, non poteva passare e non passò inosservato: il resoconto della seduta fu pubblicato in opuscolo, e largamente diffuso in tutta Italia. Giolitti non era piu ministro, allora. Non seppe nulla di quest'incidente? Non leggeva i giornali? Neanche dopo que• st'incidente giunse a lui nessuna scintilla di quel "fuoco vivo di accuse," a cui lo stesso ministro del Tesoro alluse, discutendo coll'Alvisi? Pochi mesi dopo, sulla fine del 1891, al ministro degli Interni, Nicotera, furono denunciati i biglietti irregolari della Banca Romana, circolanti in Roma e in Napoli. Dalle indagini, a cui partecipò anche il ministro d'Agri• coltura, risultò la realtà del fatto. Si parlava - cosi si legge nella relazione del concordato dei sette - si parlava cl.i viaggi equivoci, di complotti e conventicole clandestine, che mettevano capo al governatore della Banca Romana, e si poneva sull'avviso, con informazioni sinistre, l'autorità superiore. Le pratiche e le induzioni fatte dalla pubblica sicurezza, a questo proposito, si trovavano al ministero degl'Interni, e poté vederle nel 1893 la commissione d'inchiesta. I disordini- nella emissione dei biglietti continua• rono indisturbati per tutto il 1892. Possibile che nel 1892 nessun funzio• nario abbia richiamato su di essi e sui precedenti del 1891 l'attenzione di Giolitti, éilncoraministro degl'Interni? La nomina di Tanlongo 4 a senatore ' Si veda la nota 2 a p• .a6. [N.d.C.) · BibliotecaGinoBianco

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