Giolitti e gli scandali bancari Per parte mia quello che ho potuto fare perché gli istituti rientrassero nei limiti legali della circolazione, l'ho fatto ... Non posso entrare in una questione speciale relativa alle condizioni della Banca Romana. È in corso, per ordine del mio collega, il ministro di Agricoltura, una verifica di tutti gli istituti di emissione (è la ispezione di AltJisi-Biagint). La Camera può essere certa che se questa verifica dimostrasse l'esistenza di qualche irregolarità, qualunque sia l'istituto nel quale si scopra, a queste irregolarità sarà provveduto. Per ora mi devo imporre a questo riguardo il piu assoluto riserbo. Questo non è il discorso di un ministro, dalla cui competenza sia esclusa la vigilanza sulle banche. Anche i due disegni di legge per prorogare il corso legale dei biglietti degli istituti di emissione e pel riordinamento delle banche, presentati il 22 giugno 1889, sono dovuti alla iniziativa del ministro di Agricoltura, Miceli, di concerto col mt.nistro del Tesoro, Giolitti. Difendendo il primo di questi due disegni di legge, nella Camera del 26 giugno del 1889, il ministro di Agricoltura diceva: Noi intendiamo istituire un sistema di ispezioni tali da garantire il pubblico... Tanto io quanto il mio collega e amico, ministro del Tesoro, metteremo tutta la premura, affinché questa legge sia osservata in tutti i punti. Il 26 aprile 1890, il deputato Diligenti 1 svolgeva alla Camera una interpellanza al ministro del Tesoro e dell'Agricoltura sulle condizioni degli istituti di emissione, e si occupava della ispezione Biagini, criticandone il metodo e l'uso che s'era fatto dei resultati: Alla vigilia di un fatto cos1 decisivo come quello del rinnovamento del privilegio, colle penose discussioni che si fanno intorno alla situazione di questi istituti di emissione, chi la fa l'inchiesta? La fanno gl'impiegati del ministero, o, tutt'al piu, persone di loro esclusiva fiducia. Ed il ministero poi si permette di riferire dei brani, dei sunti contradittori alla Camera. Era un'evidente allusione al riassunto artificioso e mendace, che della relazione Biagini era stato presentato alcune settimane prima alla commissione parlamentare che esaminava il progetto di riordinamento delle banche. Chi rispondeva? Il ministro del Tesoro, Giolitti. Giustificava il carattere amministrativo della ispezione; assicurava che "i dati raccolti dalle ispezioni erano stati comunicati alla commissione"; e difendeva l'opera propria e del suo collega colle seguenti parole: Né all'on. Ministro dell'Agricoltura, né a me si può imputare il ritardo nello studio di codesto importante problema (riordinamento degli istituti di emissione). L'on. Miceli ed io siamo venuti a questo posto nell'ultimo anno di privilegio (dell'emissione di biglietti 1 Diligenti Luig_i, deputato di Cortona ed Arezzo per le legislature XIII-XXI, radicale costituzionale. [N.d.C.) Biblioteca Gino Bianco
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