Postilla teniamo nascoste ad ogni occhio umano tutte le nostre forze migliori e tutti i nostri difetti piu perversi. Ma, di grazia, perché nessuno dei nostri amici ha fatto mai quel che noi non potemmo fare? Noi saremmo stati ben lieti di pubblicare articoli concludenti e chiari - sopratutto chiari - in cui il credo morale implicito nel nostro lavoro fosse stato reso esplicito. E ogni volta, che qualche scritto intelligente ci è pervenuto, lo abbiamo sempre con gioia pubblicato. Ma il piu delle volte si trattava di elucubrazioni, che a leggerle ci davano il mal di capo: e noi le cestinavamo inesorabilmente, preferendo dedicare lo spazio del giornale a un articolo sulla siderurgia o sui fosfati tripolini. Perciò molti - non tu, caro Zanotti - ci biasimano perché " non abbiamo credo morale": ed è quasi sempre gente, che non è stata mai capace di sacrificare... cinque lire per aiutare il giornale, mentre noi lavoravamo come negri a condurlo avanti per dieci anni. Ebbene, dopo dieci anni di lavoro, noi siamo convinti di non avere sbagliato metodo, costringendo tirannicamente i nostri lettori all'abitudine delle discussioni concrete. Non abbiamo, certo, dato tutto quel che era necessario. Abbiamo dato quel che eravamo in grado di dare: Né che poco io vi dia da imputar sono: Ché quanto posso dar, tutto vi dono. {Da " L'Unità," 2 dicembre 1920, firmato: L'UNITÀ.] 491 33 e..."..'.... eca GinoBianco
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