La dissoluzione del sistema liberale bersaglierismo, il trincerismo ecc. ecc. guidati da avventunen tipo Mussolini, Vecchi,2 Marinetti 3 e compagni. Da questo momento la disciplina, già parecchio scossa dal turbine della guerra, cominciò a entrare in catalessi. A peggiorare la situazione venne la polemica adriatica, ossia l'ossessione megalomane nazionalista da cui purtroppo non fu immune una parte del1' alta gerarchia militare. Quella enorme macchina preparata per la propaganda di guerra avente per legittimo fine la vittoria, si mise a fare la propaganda per la pace e cosi'. l'autorità militare usci'. dal suo campo. Perché la propaganda in tempo di guerra era un'arma per ottenere la vittoria e perciò, appunto come arma di guerra, era di competenza anche dei militari. Ma la propaganda per la pace, essendo di carattere esclusivamente politico esorbitava completamente dal loro compito. Invece lo stesso governo sonniniano, per la sua debolezza e per la sua incapacità, mise in moto la propaganda militare per la pace: cosi'. piovvero tutti quegli opuscoli, opuscoletti, giornali e giornaletti, in una parola, tutte quelle " librette, " che in diverse lingue inondarono l'Italia e l'Europa. Si intende che spesso il loro contenuto non era che enfatico nazionalismo; tutta la Dalmazia piu Fiume, ecc. ecc. Ma sopra tutto erano piene di schizzi, di diagrammi e di carte geografiche ricoperte di terribili, impressionanti frecce rosse e nere che, col massimo spavento del povero cittadino lettore, attraverso i "varchi" della frontiera si addentravano nella viva carne della madre patria. La conclusione di gran parte di quella letteratura era, per esempio, che se l'Italia non aveva Knin, il barbaro jugoslavo sarebbe arrivato a Roma in un giorno. Veramente alla Dalmazia, lo stato maggiore e specialmente i capi di stato maggiore non ci tenevano affatto, ma la marina dava in smanie su quell'argomento e perciò fra il governo da una parte e la marina dall'altra, anche i comandi militari adottarono il programma massimo. (Si intende che bisognava pure contentare l'ammiraglio Thaon 4 : taos in greco significa pavone!) Naturalmente nel fervore della propaganda e della polemica, pure nel1' esercito si manifestò una corrente contraria a quella ufficiale, tanto è vero che alcuni comandi stamparono degli opuscoli considerati "rinunziatari," e nei comandi stessi vi erano degli uffici di "rinunziatari." Da ciò discussioni, contrasti, attriti, tutte cose utilissime al mantenimento della disciplina! Se questi attriti fossero restati nei comandi, il danno sarebbe stato poco grave; invece la propaganda non si rivolgeva solo ai governi e ai popoli alleati per convincerli della necessità di alcune nostre rivendicazioni (e in questo essa fu talvolta utile): incitava invece l'opinione pubblica e la stessa massa dell'esercito sperando cosi'. di "far paura " ai governi alleati e a 2 Vecchi Ferruccio, capitano degli arditi durante la guerra. [N.d.C.] 8 Ma rin etti Filippo Tommaso ( 1876-1944) il noto fondatore del movimento artistico del futurismo, nel dopoguerra fautore e collaboratore di Mussolini. [N.d.C.] 4 Thaon di Revel Paolo (1859-1948) ammiraglio, comandò le forze navali italiane nel r9r7 e 1918; senatore dal 1917, fu ministro della Marina nel primo ministero Mussolini. [N.d.C.] 49° BibliotecaGinoBianco
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