La dissoluzione del sistema liberale danno del proletariato e delle donne del Mezzogiorno, combattendo qualunque nuova legge sociale che miri a creare nuovi privilegi per alcune categorie proletarie con l'esclusione della massa; e) a patrocinare il diritto degli emigrati all'estero ed essere rappre• sentati alla Camera da deputati da essi direttamente eletti; f) ad affrettare il compimento dell'acquedotto pugliese, integrato dalle fognature, e ad impedire che l'amministrazione autonoma dell'impresa sia affidata alla direzione di parlamentari; g) ad esigere che sia intensificata l'azione di assistenza verso i viti. cultori, perché possano superare piu rapidamente e con minore danno l'attuale crisi. NICOLA PAVIA. GAETANO SALVEMINI - MICHELE LAMACCHIA. EucENio AzIMONTI - ALESSANDRO GuACCERo - VINCENZO ORLANDI • NICOLA LuIGI BARBERA • ANTONIO TuccI [Da "L'Unità," 30 ottobre 1919.] Le elezioni Sembrano, oramai, lontane lontane, sopraffatte nel nostro spinto dalla gravità immediata della ribellione milliana 1 : e quasi quasi non abbiamo nessuna voglia di commentarle. Ma passata questa disgustosa tempesta militarista - e basterà un accenno di energia nel governo civile per dissiparla - i resultati delle elezioni ci prenderanno per il petto e ci costringeranno al redde rationem senza ritardi. Chi ha partecipato alla lotta elettorale, tenendosi nei comizi a contatto con le masse popolari, non può avere nessun dubbio nell'interpretare i voti del sedici novembre. 1° La enorme maggioranza del paese non vuole saperne di nuove complicazioni internazionali: il grande elettore dei socialisti ufficiali è stato Gabriele d'Annunzio; e se la ribellione del Vice ammiraglio Millo fosse stata pubblicata sui giornali del r6 novembre, i socialisti ufficiali sarebbero stati eletti in 250 anzi che in r6o. 1 L'ammiraglio Enrico Milio, noto per le sue imprese al tempo della guerra italo-turca e governatore della Dalmazia nel 1918-1920, senatore, aveva clamorosamente aderito al movimento dannunziano. [N.d.C.] BibliotecaGinoBianco
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