Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

La Sinistra redit1iva mercantile, i dazi sul grano, ecc.; purché il ministro guardasigilli stia attento a lasciar scappare i Cavallini e a lasciar prendere il volo ai documenti compromettenti per i cavalieri della santissima annunziata; la maggioranza reazionaria di destra e di sinistra non sa che farsene delle lunghe e noiose sedute parlamentari; nelle quali si potrebbe parlare di libertà, di legalità, di moralità e di altre simili chimere terminanti in a. Dovrebbero alle lunghe vacanze opporsi risolutamente i deputati dell'Estrema Sinistra; e questo faceva spesso l'Imbriani quando un muletto della maggioranza, fra i soliti sciocchi complimenti al presidente, proponeva un lungo periodo di vacanze. Ma l'Imbriani aveva tanto da poter vivere di rendita e per risiedere per tutto l'anno a Roma, laddove gli altri deputati dell'Estrema debbono vivere del loro lavoro professionale, il cui centro è nelle provincie; e la loro residenza a Roma rappresenterebbe un insostenibile sacrificio pecuniario. Se fossero monarchici, svaligerebbero le banche, godrebbero di laute indennità per incarichi ottenuti dal governo per i loro voti favorevoli, sarebbero messi nelle commissioni e se la caverebbero comodamente con i gettoni di presenza. Ma ai deputati di Estrema Sinistra è fortunatamente preclusa questa via di far denaro, e chi vuol servire la patria svaligiandola sa che non in quel settore deve andare a prendere il suo posto. Quindi ogni periodo di vacanze è per i deputati dell'Estrema una benedizione del cielo; possono fare i loro affari, senza il rimorso di venir meno ai propd doveri parlamentari, dal momento che di simili doveri non c'è l'ombra. E cosf si assiste allo scandalo di interrogazioni e interpellanze importantissime, che decadono per mancanza di chi dovrebbe svolgerle; di leggi insidiose approvate senza opposizione degl'interessati, sia perché questi non hanno modo di assistere alle sedute, sia perché non si rendono conto dell'importanza delle leggi, non avendo avuto tempo di studiarle; si vedono sedute parlamentari popolate da tre o quattro deputati compreso il presidente, che sono un vero sconcio del regime parlamentare, laddove basterebbero dieci persone risolute e costanti per avvezzare con dieci giorni di ostruzionismo tutti i deputati ad assistere puntuaìmente alle sedute. Unico rimedio a tutte queste vergogne sarebbe l'indennità ai deputati. Quando i deputati fossero pagati in misura decente, e fosse loro vietato di ottenere alcun incarico retribuito dal governo, molti deputati eternamente ministeriali sparirebbero; l'Estrema Sinistra sarebbe sempre al suo posto e obbligherebbe i reazionari a stare al loro; le sedute parlamentari acquisterebbero vivacità e importanza; e il pantano politico italiano finirebbe a poco a poco col bonificarsi. Ma appunto per questo l'indennità sarà sempre un sogno e la Camera continuerà a riposarsi del lavoro, che non avrà fatto, finché dureranno le attuali condizioni politiche. [Dall' "Avanti!," 17 gennaio 1899, firmato con tre stelle.] BibliotecaGinoBianco

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