Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

La legalità dei radicali zioni a ritrovare nella tomba degli archivi parlamentari tutte le altre petizioni che sono state presentate finora, che cosa faranno i radicali legalitari? In altre parole, se il governo, per mezzo di una legge o di un decreto reale o di una semplice circolare ministeriale - oramai in Italia le circolari ministeriali fanno tutto - ordina ai radicali legalitari di presentarsi tutti in un dato giorno, in una data or~, alla prefettura, di cui dipendono, per farsi tagliare ... qualcosa, i radicali legalitari si presenteranno puntualmente? Oppure faranno delle sottili distinzioni; e se il taglio sarà stato imposto per legge, lo accetteranno da buoni legalitari; e in caso di decreto reale o circolare ministeriale ricorreranno alla quarta sezione del Consiglio di Stato? La parola legalità negli stati antichi aveva un senso solo: era il rispetto alla volontà del padrone, fosse questo un genio benefico come Enrico IV, fosse un porco come Luigi XV. Negli Stati moderni la legalità ha due sensi: uno è il rispetto alla legge fatta· dai rappresentanti del popolo, e questo è un significato veramente moderno; l'altro è significato antico che sopravvive con una tenacia meravigliosa a tutti gli assalti a cui è stato fatto segno da oltre un secolo. I governi d'oggi, mentre teoricamente hanno · per base la legalità moderna, praticamente adorano sempre la legalità antica e cercano in tutti i modi di praticarla. Si può dire anzi che i governi d'oggi, se non inculcano su piu larga scala ai propri sudditi il rispetto della legge antica, lo fanno non perché sieno trattenuti dal rispett~ delle costituzioni su cui teoricamente riposano, ma perché i sudditi son H sempre pronti a picchiar sodo chi da questo rispetto accenna a dipartirsi. E dove i sudditi non son pronti a picchiare, ivi i governi sono piu che pronti ad operare legalmente alla maniera antica. I radicali sono rispettosi della legalità moderna sola, oppure anche del1' antica? E se si trovassero in un paese in cui la legalità antica fosse un sistema consuetudinario di governo e dove non ci fosse oramai piu speranza che il governo ritornasse indietro, che cosa farebbero i legalitari? Si capisce che questo paese non è l'Italia; ma tutto è possibile sulla faccia della terra, e nessuno può a priori· escludere che fra cento anni l'Italia si trovi appunto in siffatte condizioni. Per questa ragione e solo per questa - indipendentemente da qualunque motivo di attualità - noi saremmo felicissimi se l'on. Sacchi, per il quale dichiariamo di avere sinceramente il piu profondo rispetto, vorrà occuparsi delle nostre domande e dare ad esse una qualsiasi risposta. * Napoleone Colajanni ha pubblicato nell'ultimo numero della Rù1ista Popolare _ 4 un importante articolo in risposta a quello oramai famoso del4 Colajanni Napoleone (1847-19-21), deputato di Caltanissetta, Castrogiovanni e Girgenti per le legislature XVII-XXVI; garibaldino, processato in relazione' ai " Fasci siciliani "; socialista-repubblicano, fu interventista nel 1915. Diresse la " Rivista popolare di politica, lettere e scienze sociali," che usci a Roma dal 15 luglio 1895 al 15 ottobre 1924 (fino al 1897 col titolo: " Rivista di politica e scienze sociali "). [N.d.C.] 9 BibliotecaGinoBianco

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