Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

Le memorie di un candidato piu ragione d'essere. Anzi prevediamo che voi rimarrete il candidato dei socialisti, seguito forse dai democratici cristiani e dai radicali. In tal modo la nostra lotta ci fa sperare di entrare in ballottaggio 4 o con il Valenzani o con il conte Soderini clericale; e noi • contiamo sulla vostra cooperazione, che per il carattere spiccato della vostra personalità ' e dei vostri atteggiamenti recenti raccoglierà larghe simpatie, pere.bé corrisponderà al bisogno di liberazione sentito dalla maggioranza degli elettori. Avendovi colla massima sincerità chiarita la situazione, attendiamo ecc. ecc. Firmati: Dorr. CASSIO GIORGINI, RoMoLo RmoLFI, · LUIGI SABATINI. Questa lettera cambiò il corso ai m1e1pens1en: non mi s1 mvitava ad una dimostrazione di anticlericalismo bloccardo; non c'era neanche un bloc- · co; mi si invitava ad una campagna di propaganda morale in un collegio . profondamente inqt{inato per colpa di tutti i partiti: un invito di questo : genere io non avevo il diritto di rifiutarlo; non mi era lecito far prevalere ' il mio desiderio di evitare seccature e pericoli, sul mio dovere di non rifiu- · tare il mio concorso ad un'opera di risanamento dei costumi politici; prima . di diniegarmi definitivamente, dovevo almeno rendermi conto direttamente, . discutendone con gli interessati, delle condizioni della lotta e delle loro intenzioni. Perciò telegrafai al Paoloni che sarei partito per Roma, dando appuntamento per la mattina del giorno dopo, 4 aprile. A quali patti· accettai la candidatura A Roma, la mattina del 4 aprile, alla sede della direzione del partito . socialista, trovai una dozzina di persone, tra cui ricordo Paoloni, $abatini, Fuschini, Giorgini, Bellagamba, e due repubblicani, di cui uno era l'avv. · Petroni. Io dichiarai nettamente che una candidatura a base di anticlericalismo bloccardo, destinato a dissimulare la intenzione di conquistare con ogni : mezzo lecito e illecito la vittoria elettorale, io non potevo accettarla: Ma se · c'era veramente nel collegio un gruppo di uomini di fede democratica, i . quali, stanchi di partecipare a lotte elettorali scorrettissime per colpa di tutti, . volevano, indipendentemente da ogni preoccupazione di vittorz·a, mantenere per conto loro la piu scrupolosa correttezza nei metodi della lotta, ed erano deliberati ad opporsi risolutamente e senza esclusione di mezzi ai tentativi di pastette che potessero venire dagli avversari, facendo uso anche della violenza, anche a costo di provocare tumulti sanguinosi nel caso che gli agenti del governo avessero preso parte per i pastettari; - e se questo gruppo desiderava avermi come suo candidato a lottare in prima fila per la • Ballottaggio: elezione supplettiva che aveva luogo in caso di non netta espressione di maggioranza in una prima elezione. [N.d.C.] Biblioteca Gino Bianco

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