Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

Parlamento, got1erno ed elezioni meridionali nell'Italia giolittiana 1 ' " rali bisogna farle nei collegi corr.otti, dove c'è il pericolo dì essere .travolti, e non nei collegi puliti, èlove tutto va in ordine perfetto; rifiutarsi a queste lotte è mancare al proprio dovere. Ad ogni modo, la faccenda dell'anticlericalismo e del blocchismo rap• presentava trna giustificazione piu che sufficiente del mio rifiuto. Perché non insùtei nel ri"fiuto E credevo di non dovere oramai pensare piu a questo affare, quando la sera del 2 aprile mi giunse questo telegramma: Facendo seguito nostra lettera sollecitiamo vostra adesione garantendovi falsità no• tizie giornali avversari. Firmati: SABATINI, RrnoLFI. -La lettera giunse la mattina del 3. Eccola: Egregio professore, appena proclamata la vostra candidatura, il compagno Paoloni del comitato regio• nale ha creduto doveroso di metterci al corrente della speciale direttiva vostra, nella quale potrebbe non trovarsi concorde un blocco popolare. Ci ha detto della vostra propaganda contro l'anticlericalismo e della probabilità che tale propaganda si facesse nel ·periodo elettorale. Ci ha inoltre osservato che i precedenti della candidatura popolare nel collegio potrebbero fare sembrare pericolosa l'accettazione con gli stessi elementi, a Voi che vi siete distinto nella campagna contro le sofisticazioni e le violenze eletto• rali nel Mezzogiorno. Non abbiamo creduto di dovervi scrivere in proposito, prima di avere una vostra risposta al telegramma che vi annunziava la proclamazione. Ma oggi sappiamo del vostro telegramma al Podrecca, nel quale dite di voler conoscere le con• dizioni della lotta prima di pronunciarvi (questo è inesatto: io at1e110rinunciato perché pensavo di " non essere il candidato piu adatto 11 ). Crediamo perciò doveroso di spiegarci. Anzitutto noi socialisti abbiamo insistito per la candidatura di partito ed acclamato entusiasticamente alla vostra, appunto per liberarci dal pericolo di dover subire la situa• zione elettoralmente immorale, nella quale i partiti popolari furono trascinati, anche per reagire alle violenze e sopraffazioni dell'altra parte e della prefettura giolittiana. Poi dobbiamo dirvi che la candidatura non ha carattere anticlericale, ma anti• camorristico;· perché qui con Aguglia e il suo seguace Valenzani 3 si è trapiantato un sistema politico ed amministrativo simile a quello contro il quale debbono lottare i socialisti del Mezzogiorno. E il blocco si era formato su questa necessità di epurazione e contro il campanilismo del quale si faceva forte il candidato Valenzani. Per altro anche noi, senza entrare nei particolari per i quali siete libero di far la propaganda e svolgere l'azione che credete migliore, pensiamo che si debba reagire contro certe infatuazioni anticlericali del partito. Non vi nascondiamo però che la vostra propaganda in tale senso pou·ebbe non incontrare l'assoluto consenso dei repubblicani, che sono in gran parte carbonari e massoni; ma poiché sembra che i repubblicani vogliano staccarsi dal blocco e portare un loro candidato, queste preoccupazioni non hanno :i Valenzani Domenico (1874-193r), deputato di Albano Laziale per le legislature XXIIIXXIV, senatore dal I 920; proprietario di vigneti a Frascati e sindaco della città, combatté i soc-ialisti; fu sottosegretario all'agricoltura nel gabinetto Orlando, dal 1917 al 1919. [N.d.C.] 166 Biblioteca Gino Bian~co

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