Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

Parlamento, governo ed elezioni meridionali nell'Italia giolittiana tiva," un "polpettone," un "programma da pubblicarsi a dispense," "diluvio universale," "stoffa e nastri da prestigiatore," ecc. ecc. Avete un bel dire che non ci è lecito fare il processo alle intenzioni, che negando la buona fede agli altri dimostriamo la nostra incapacità ad essere in buona fede, ed altri simili luoghi comuni. La realtà è che chi parla in questo modo o è travolto da una cieca partigianeria politica, spiegabile solo in gente incolta e fanatica e sprovvista di freni critici, o non è in buona fede. C'è una bella differenza, perdio, fra un ministero di veri e propri deficienti intellettuali e morali, quali erano i collaboratori dell'on. Giolitti, competenti solo a fare piccole sudicerie a servizio dei deputati di tutti i settori, e un ministero come questo dell'on. Sonnino. Voi che per quattro anni - prendiamo solo il periodo 1904-1909 - siete stati di cosI facile contentatura e di cosI scarsa combattività con Giolitti, non avete il diritto di fare la voce troppo grossa con Sonnino. Combattete Sonnino come avete combattuto l'on. Giolitti e riservate le vostre furie intransigenti per qualche mese, finché non sia ritornato al potere l'on. Giolitti o chi per lui. Non è necessario essere dei grandi genii per vedere che l'on. Sonnino cadrà, quando cadrà - e sia presto - non per le furie dell'Estrema, ma quando all'on. Giolitti piacerà uscire dalla tenda in cui si è ritratto come Achille. In siffatte condizioni ci sono due modi di caduta per l'on. Sonnino, e due modi di ritorno al potere per l'on. Giolitti. Se l'Estrema Sinistra si disinteressa dell'amicizia-inimicizia sonninianagiolittiana, e lascia che gli alleati-nemici se la sbrighino fra loro e dichiara la propria sfiducia non solo in Sonnino, ma nella Camera intera e nel sistema elettorale di cui la Camera è l'emanazione - e perciò in qualunque ministero nasca dai fianchi di siffatta Camera - e si rivolge al paese per riacquistare forza al contatto della massa lavoratrice, e muove queste masse come catapulta contro il putrefatto baraccone parlamentare al grido del suffragio universale,5 e sotto questa bandiera si impegna a combattere accanitamente contro chiunque la neghi, non appena il paese sia pronto a secondare la battaglia, 6 allora SI che la Estrema Sinistra prende la sua pos1z10ne naturale e obbliga l'on. Giolitti a fare altrettanto; lo obbliga, G La " Ragione " ci ricorda che il suffragio universale è nel programma dei repubblicani. Grazie della lezione storica. Ci dica però se è nell'azione, e ci dia i documenti recenti di quest'azione. Per ora l'on. Mirabelli è un repubblicano, non è i repubblicani. 8 Appena in questo momento si comincia a parlare veramente sul serio dai socialisti di suffragio universale. L'esperienza ha finalmente aperto gli occhi a molti dei piu restii. Ma siamo ben lungi dall'avere con noi il paese. Occorre un lento e tenace lavoro di propaganda prima di iniziare la vera e propria agitazione. E non è logico pretendere a un tratto il suffragio universale mentre tanto hanno tentennato i socialisti prima di chiederlo, e tepidi ed ostili sono ancora tanti e tanti democratici specialmente massoni. A chi ora gli chiede in fretta e furia il suffragio universale l'on. Sonnino ha bene il diritto di dire: " Lasciatemici pensare un po' su, mentre voi ci avete pensato su tanto; questo problema può scioglierlo anche il mio successore, al quale è sperabile che continuiate a chiederlo con insistenza sempre piu intensa, via via che riuscirete a intensificare la pressione extraparlamentare. " BibliotecaGinoBiànco

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