Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

Prefazione pagne elettorali pericolose e dall'esito scontato in partenza. Ma soprattutto curò e diffuse sistematicamente il settimanale L'Unità, che riusd presto a rivolgersi ad élites consapevoli dei· propri problemi e ad elaborare un programma al di fuori di schemi ideologi'ci e di interessi particolari. L'Unità fu "nella storia del giornalismo politico italiano il piu coraggioso tentativo di reazione contro la pigrizia mentale" 4 ; la sua i'nsistenza nell'analisi z'n profondità di un gruppo ristretto di problemi fu, per i lettori ed i seguaci di Salvemini, avviamento allo studio di' problemi concreti e strumento di f ormazione di mentalità spregiudicata ed obbietti.va e lasciò tracda nella cultura italiana. Ri'formista che voleva riformare i riformisti (come, scherzosamente, si autodefinf), egli presentò questo suo "tentati'vo neodemocratico " come uri' proposito di-democrazia radicale ed aperta al sodalismo, nel quale sarebbero convenuti tutti i bene i'ntenzionati, anche quelli "per il capitalismo autentico, contro il capitalismo parassitario, " 5 purché si fosse costituito un " blocco di' uomini" capace di smuovere le putri'de acque politiche del paese. I problemi da risolvere erano indi'viduati e determinati empiricamente, mentre l'attività politica era sentita, mazzinianamente, come missi·one. Nei suoi anni migliori (1912-1915), L'Unità trattò i gi'à noti temi sal-. vemini'ani del trasformismo e della prevalenza degli interessi· particolari nel paese, della universalità e della li.bertàdi voto, della politi'ca estera, scolastica, tributaria, della burocrazi·a e del centralismo e, i'n piu, il tema del protezionismo doganale e del monopolio industri'ale. L' adesi'one al gruppo politico degli "antiprotezionisti·," nemici' della protezi·one doganale accordata a determinate imprese, facilitò a Salvemini l'estensione al pi'ano economico dei suoi giudi'zi· sull'ltalt'a gi'olittiana, che trovava nel protezionismo un'ulteri'ore fonte di affarismo e di corruzi'one amministrati.va: "Si' sono -createuna quantità d'industrie parassitarz·eche danneggi.ano l'agricoltura. Il protezionismo italiano non ha creato nuove fonti di' ricchezza, ma ha determinato un semplice spostamento di' ri'cchezze, in favore di pochi privi'legz'ati;. , 6 Fu invece messo in disparte l'anticlericalismo di vecchio stile, perché il clero mi'nore sentiva i bisogni delle masse popolari·, ne condivideva le aspirazi'oni·,e quindi si li'mitò a combatterlo nella politica scolastica, fidudoso che il progresso lo avrebbe a poco a poco esautorato. La guerra interruppe questo lavoro, ma consenti all'Unità di partecipare alla lotta, che nel 1915 ebbe peso determinante nella storia italiana, contro il giolittismo neutralista e, i'mplicitamente, tri'plicista. Fu il momento culminante della battaglia politica di Salvemini, che, chiedendo_ l'i'ntervento e il rinnovamento della classe dirigente inadatta a cogliere la grande occasione che si presentava alla democrazi'a italiana ed europea, unificò in una polemica organica e fece convergere verso un solo fondamentale obbiettivo le ' "L'Unità" di Salvemini, a cura di B. Finocchiaro, Venezia, 1958, p. u. 1 "L'Unità, " II giugno 1914. - 8 " L'Unità, " 12 settembre 1913. XI BibliotecaGinoBianco

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