Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

Tra Giolitti e Sonnino formazioni, lavorano a soffocarle per meschini calcoli parlamentari o per interessi di setta, e si deve spesso piegare sotto il peso di delusioni dolorosissime, e si vedono da un momento all'altro uomini in cui avevamo collocate le piu belle speranze vacillare, o abbandonare senz'altro le posizioni che ci avevano educato a considerar logiche e buone; quando ogni giorno, ogni ora, ogni minuto quasi, vi pongono nell'angoscia desolata di trovarvi cosi lontano dai vostri commilitoni come dai vostri nemici; e troppo spesso vi sentite solo e inutile nella vostra solitudine sterile, trascinato dal vostro temperamento a lavorar sempre, ma paralizzato dal sospetto pungente che vano sia il vostro lavoro; e il vecchio mondo minaccia di cadere in voi e nuova terra non vedete, allora il vostro spirito, strapazzato senza pietà tra la fede e lo sconforto, la speranza e l'ira, si riempie tutto di amarezza o se piu vi piace di "acedine." Però gli "acidi" compiono funzione utile anche in politica: scompongono gli elementi onde sono costituiti i corpi equivoci, e permettono le analisi. Se da corpo equivoco in questo caso ha funzionato il direttore della Ragione, la colpa non è nostra: quando si assumono certe posizioni, occorre anche accettare gli apprezzamenti che quelle posizioni rendono logici e legittimi. Noi abbiam detto ad alta voce ciò che tutti gli onesti di tutti i partiti dicono a voce bassa. Se erriamo, non rivolgetevi contro di noi, ma contro voi stessi, che con la vostra condotta avete determinate le nostre opinioni. Certo al ministro Sonnino si deve negare la fiducia. L'on. Sonnino ha abdicato a quella che era la sua grande, meravigliosa forza, al suo prestigio morale, ponendosi nelle mani dei Celesia, 2 degli Abignente, 3 dei Cirmeni,4 dei Sant'Onofrio del giolittismo. Doveva presentarsi alla maggioranza col frustino in mano, e si è presentato con la corda al collo e col capo cosparso di cenere. Doveva come primo punto del suo programma venire alla Camera colla domanda di autorizzazione a procedere contro almeno una mezza dozzina di deputati meridionali, e sfidarli cosi alla battaglia in cui tutti gli onesti si sarebbero stretti intorno a lui; e invece si è messo a lavorare per " farsi la maggioranza " proprio nella deputazione meridionale. L' on. Sonnino non ha fiducia nella sua onestà e si è messo anche lui a lavorare di abilità. Ora, dal momento che l'on. Sonnino ha una scarsa fiducia in se stesso, sarebbe ridicolo davvero che la fiducia l'avessimo noi. Ma c'è modo e modo di aver sfiducia. E non è lecito - solo perché non si può concedere la fiducia politica - proclamare che le riforme proposte dall'on. Sonnino non sono altro che un "catalogo da Fratelli Bocconi," una "enciclopedia legisla2 Celesia di Vegliasco Giovanni, deputato di Albenga, Genova e Liguria per le legislature XXI-XXVI, senatore dal 1929; sedette a sinistra. [N.d.C.] s Abignente Giovanni, deputato di Mercatò San Severino per le legislature XXI-XXIV; appartenne al partito costituzionale di sinistra. [N.d.C.] 4 Cirmeni Benedetto (1854-1935), deputato di Militello in Val di Catania per le legi• slature XVIII-XXIV, senatore dal 1920; sedette a sinistra. [N.d.C.] 147 Biblioteca Gino Bianco

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