Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

Parlamento, governo ed elezioni meridionali nell'Italia giolittiana diritto l'elettore oppose resistenza al çlelegato e alle guardie, e oltraggiò il delegato col titolo di sbirro. Il delegato di P.S., Giuseppe Gafà, distaccato a "fare le elezioni" nel Comune di Camastro, frazione del Collegio di Licata, è stato condannato dal Tribunale di Girgenti, 1'8 novembre 1909, a quattro mesi di detenzione, perché nel periodo elettorale, abusando dei suoi poteri di delegato per favorire il candidato giolittiano, " a parecchi elettori offrf, in corrispettivo del loro aiuto, denaro, impieghi, sussidi, concessioni di mutui ed altre utilità; a parecchi elettori fece direttamente o indirettamente persino minacce di ritirare i permessi di porto d'arme, le patenti di pubblici mediatori e simili, le licenze di pubblici esercizi; minacce di denuncia per contravvenzioni alla legge sulla requisizione dei quadrupedi, e di denunzia per la giudiziale ammonizione; e molte di tali minacce furono seguite dalla effettuazione del male minacciato; infine è rimasto sufficientemente provato che si rese colpevole di arresto arbitrario. " Il delegato di P .S. Parisi, è stato condannato dal Tribunale di Caltagiròne, nel luglio 1909, a otto mesi di reclusione per avere, in occasione delle elezioni amministrative di Licodia Eubea del 1904, per dare la maggioranza al partito giolittiano, simulato un attentato contro il Commissario Regio per avere un pretesto per arrestare molti elettori avversan. * Finché rimaneva al potere l'on. Giolitti, sarebbe stato ingenuo attendere che questi delegati fossero colpiti da misure disciplinari; non si può umanamente pretendere che il mandante di un delitto diventi a un tratto punitore del mandatario. Caduto l'on. Giolitti, era interessante vedere quale atteggiamento avrebbe assunto l'on. Sonnino di fronte ai delegati condannati. 1 O questi delegati hanno ecceduto i limiti delle istruzioni ricevute dai rispettivi prefetti; e un ministro galantuomo, che voglia veramente contribuire alla fine delle violenze e delle immoralità elettorali, deve punirli. O essi sono coperti da ordini scritti dei prefetti; e i prefetti devono essere immediatamente destituiti, sempre nella ipotesi che si intenda contribuire davvero al risanamento dei costumi politici dell'Italia meridionale. Ma finora solo dell'ispettore cav. Prina, i giornali hanno dato la notizia che era stato trasferito a Reggio Calabria, poiché era stato restituito a Bari in attesa dell'espletamento del ricorso in Appello. Ora il meno che l'on. Sonnino potesse fare riguardo al cav. Prina per effetto della sentenza del Tribunale di Bari, era di sospenderlo dall'ufficio, 1 Al terzo ministero Giolitti era succeduto, il 10 dicembre 19og,, il secondo ministero Sonnino. [N.d.C.] 144 BibliotecaGinoBianco

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