Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

Parlamento, governo ed elezioni meridionali nell'Italia giolittiana Cos1 nella prima sezione, fu proclamato presidente del seggio definitivo Simone Bonanno con 98 voti, invece del dott. Filippo Napoli che riportò 137 voti, dei quali furono dichiarati nulli ben 132. Tutto questo contro ,il parere del pretore. Nella seconda sezione fu proclamato presidente del seggio definitivo l'avv. Alberto La Grutta con voti 92, invece dell'avv. Gaspare Certa che ebbe voti 145 ed al quale ne furono attribuiti 5; contro il parere del vicepretore. Nella terza sezione, dove il seggio provvisorio era presieduto dal prosindaco in persona, fu proclamato presidente del seggio definitivo l'avv. Paolo Grassa con voti I u, invece dell'avv. Tripiciano, che riportò 149 voti e a cui ne furono attribuiti 3! È facile capire quel che han potuto manipolare i seggi definitivi cosi fabbricati. 6. Nel paese del u trattato " In Campobello di Mazzara già prima delle elezioni, Filippo Accardi, il garante del "trattato" famoso, proclamava che il suo partito avrebbe fatto votare tutti gli elettori col capizzuni, cioè col capestro al collo. Le tavole destinate alla scrittura delle schede erano delle vere e proprie cabine chiuse, dove l'elettore scompariva completamente. Dietro queste cabine erano due porte, che mettevano in altri ambienti, i quali avevano altra uscita. Furono dichiarate valide e attribuite a Saporito circa 130 schede contenenti il solo cognome Saporito, giacché in tal modo strano volle votare il vecchio partito saporitiano, che ha perduto il potere municipale e che fa capo al cav. Tedeschi, per differenziarsi al partito Accardi. Circa 200 schede - quelle del partito accardiano e neosaporitiano - sono scritte in forme diverse e con titoli e qualificativi molteplici, intrecciati in modo che nessuna scheda è eguale all'altra! Cosi si legge: Saporito Ricca, Saporito Caimi, Saporito Gagliano, Commendatore, Deputato, ex Consigliere Provinciale, Barone, ex sottosegretario al tesoro, ecc., ecc. Cosi il segreto del voto fu totalmente evitato.47 n In quanto le varianti dell'espressione del voto permettevano di individuare i votanti. [N.d.C.] 128 BibliotecaGino Bianco

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