Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

Prefazione Il 1898, anno di torbida e sanguz'nosa attività repressiva, trovò Gaetano Salvemz·ni schierato nelle file socialiste, ad ammonire che la reazz'one non era un fatto politico occasionale, dovuto alla tensione sociale del momento, ma una delle periodiche manifestazioni· dell'essenza tipicamente· reazionaria della classe dirigente italt'ana. Egli appoggiava quanto vi era d'intransigente nel partito e si opponeva al programma della cost'ddetta "Sinistra democratica e parlamèntare" (formata da socialisti·riformisti, radicalt' e rept!,bblicani) che mirava a realizzare nel paese, con graduali rt'forme, un efficiente regime liberale. La maggioranza del suo partito intravvedeva la possibi'lità che con Gt.olittz:esponente di questa linea politica, si iniziasse il superamento dell'antitesi tra democrazia e reazione, ma egli osservava a Turati che la politica della fiducia nella evoluzione portava alla passz·vitàdi fronte ai· limiti dell'evoluzione medesi'ma: "Tu tratterai le questioni senza che la preoccupazione delle necessùà speciali... intervenga come elemento del tuo giudizio ... " 1 Esigeva una politi.ca di ampi·o respiro, di riforme di struttura e di costume, un radicale riformismo, a suo modo rivoluzionario. Anche quando riconobbe l'esistenza di aspetti positi·vi nella politica giolittiana, Salvemini non smise di sottolineare la presenza, in essa, della sempre attiva tradizione politica italiana di sfruttamento del Sud da parte del Nord; questo era il piu grosso dei· li'miti del neoliberalismo che Turati non vedeva. Tentò quindi di' modificare la linea politica del partito e, per qualche tempo, pensò all'autonomia regionale, di cattaneiana ispt'razi·onecome allo strumento giuridico in grado di rompere la situazi'one di· inferiorità del Sud. Ma poisi risolse a cercare questo strumento nei· contadini meridionali e nei loro concreti interessi: l'intensi'ficarsi dell'emigrazione e la di'ffusione delle Leghe dei contadini gli facevano intravvedere in essi· una forza politica in ascesa ed una sicura esigenza di democrazz·a: "Non la tutela del Governo bisogna sostituire alla strapotenza z'mmorale delle camorre ammz"nistrative,ma bisogna > " Critica Sociale, ,. 1° febbraio 1903; IX Biblioteca Gir.o Bianco

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