Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

Il ministro della mala vita Come fu eletto il barone Saporito I.,/ " veri galantuomini" di Castelvetrano Estratto della sentenza, pronunciata dal tribunale di Trapani in data 4 novembre 1905, per i brogli elettorali commessi a Castelvetrano nella elezione del 6 novembre 1904. Nelle note d'identificazione delle tre sezioni elettorali di Castelvetrano figurano come votanti io corrispondenza col numero delle schede repertate, elettori che non votarono affatto, o perché morti, o perché ammalati, o perché assenti da Castelvetraoo, o perché analfabeti, o perché non vollero esercitare il diritto elettorale, e non comparvero nemmeno nelle sale dei comizi. La prova specifica di questi fatti è indiscutibile per molti di essi, perché o documentata o per nulla smentita dalla prova contraria; e sta in relazione ad essa la grave generica della falsità nelle note di identificazione, la quale è documentabile. A) Due elettori erano morti anteriormente al 6 novembre 1904, ed intanto dalle note d'identificazione risulta che il primo votò nella seconda sezione ed il secondo nella terza. B) Nove elettori erano assenti da Castelvetraoo il 6 novembre 1904, ed intanto dalle note di identificazione risulta che i primi sei elettori hanno votato nella prima sezione, il settimo nella seconda e gli ultimi due nella terza. C) Cinque elettori non andarono a votare perché ammalati gravemente e perché impossibilitati; intanto dei suddetti cinque ammalati, i primi quattro risulta dalle note di identificazione aver votato nella prima sezione, e il quinto nella seconda. D) Quattro elettori hanno dichiarato di non essere andati a votare, perché sacerdoti ed osservanti del non expedit, mentre nelle passate elezioni amministrative alcuni di essi votarono per il partito Saporito; intanto dalla nota di identificazione sorge che votarono nella prima sezione. ' E) Dieci elettori non andarono a votare perché analfabeti; intanto dalle note di identificazione risulta che i primi quattro hanno votato nella prima sezione, dal quinto al settimo nella seconda, dall'ottavo al decimo nella terza. F) Sedici elettori non vollero il 6 novembre 1904 esercitare il diritto elettorale, e non sono stati contraddetti da chicchessia: intanto dalle note di identificazione sorge che i primi undici votarono nella prima sezione, dal dodicesimo al quattordicesimo nella seconda e i due ultimi nella terza. La perizia grafica, disposta in udienza, ha fornito il colmo della misura in ordine alle frodi consumate in quella evenienza. I due periti calligrafi invero, esaminate le schede repertate, hanno constatato che molte schede della prima sezione sono state scritte dalla stessa mano, e precisamente dall'impiegato comunale di Castelvetrano Guzzo Antonio di Vincenzo, addotto a difesa dagli imputati, la cui calligrafia è a foglio 85 retro del verbale di dibattimento. Quest'ultimo fatto, accertato all'ultima ora del lunghissimo dibattimento, è valso a coronare l'edificio ed a dimostrare a luce meridiana che di non pochi brogli furono inquinate le elezioni politiche del 6 novembre 1904 in Castelvetrano. Ecco perché il sindaco Antonino Saporito, l'attuale imputato, mentre incominciava ad istruirsi il processo, faceva vive sollecitazioni al Pretore di Castelvetrano, perché in omaggio al disposto 'dell'art. 79 della Legge elettorale politica, si bruciassero le schede elettorali. Ed avendogli il Pretore fatto riflettere che, essendo in corso un procedimento penale, le schede non potevano venire arse, se non dopo che il procedimento fosse completamente esaurito, come prescrive l'ultima parte del citato articolo, il sindaco sig. Saporito tornò ad insistere per l'abbruciamento delle schede, scrivendo al Pretore che, av123 Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==