Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

Il ministro della mala vita Si tenga presente che il Covelli, giunto appena da pochi giorni nel paese, non poteva ben conoscere il Mammano, benché questi fosse generalmente stimato come persona rispettabilissima; e si consideri inoltre che lo scopo della perquisizione era quello di assodare se le persone presenti nell'esercizio del Pagliariello avessero addosso dei biglietti falsi, che secondo una lettera anonima, che il Covelli asserf essergli pervenuta, avrebbero dovuto trovarsi in quel locale. Perciò non può farsi appunto da questo lato al Covelli per il suo operato. A ragione, quindi, l'accusa si fonda principalmente sull'asserita premeditazione dell'atto del Covelli, il quale avrebbe perquisito il Mammano a ragione veduta, mettendo in esecuzione un piano già da tempo stabilito per fare un'onta al Mammano, elettore stimato del candidato antiministeriale. Risulta, infatti, dalla deposizione del giudice Grisafi e del cancelliere Lo Cascio, che il Mammano giorni prima del fatto aveva manifestato il sospetto che lo si volesse perquisire, a scopo elettorale, per fargli un affronto. D'altra parte si è posto in rilievo che la lettera anonima, che il Covelli asseri di avere ricevuta il giorno 8 febbraio, e che, denunziando il Pagliariello come detentore di biglietti falsi, determinò lo stesso ad operare la visita e le perquisizioni personali, dà adito a molti sospetti; sia perché l'imputato la trasmise al pretore senza la busta, sia perché il Covelli stesso a quel giudice che gli chiedeva la busta, rispondendo come persona contrariata, cercava di dare una giustificazione non chiesta del suo operato e di scagionarsi del sospetto che la lettera fosse stata preparata allo scopo. di giustificare la perquisizione. Ma tali sospetti, che se fossero corrispondenti a verità proverebbero pienamente la mala fede dell'imputato e la grave responsabilità di lui, non bastano a costituire una prova indubbia di reità. Basta, infatti, considerare che la lettera che affermava cose non vere, poteva ben essere emanazione d'un partito e carpire la buona fede del delegato (e la busta mancante?) e che quest'ultimo, se si comportò in modo singoldre con l'auto• rità giudiziaria, fu a ciò spinto per avere avuto sentore dei sospetti che si levavano contro di lui (sic) appena arrivato in un ambiente politico dove le passioni politiche pervadevano ogni cosa. S'impone per tanto (!) l'assoluzione del Covelli per non provata reità. 9. Continua ad agfre il delegato Covelli Gli ingenui lettori s'immagineranno, ora, che le imprese del delegato Covelli sieno finite. Ma si sbagliano e assai I Nelle ore pomeridiane del 2 marzo corrente - ci racconta un'altra sentenza del Tribunale di Girgenti in data 23 marzo 1909 - mentre alla stazione ferroviaria di Campobello di Licata parecchi cittadini acclamavano il candidato politico Dante Majorana, un operaio emigrante, tal Giordano Vincenzo, che trovavasi in un vagone di III classe, affacciatosi ad un finestrino si permise di gridare: Viva La Lumia, altro candidato politico. Pare che tal grido irritasse quelli che erano accorsi per acclamare il Majorana, onde il delegato di P.S. di servizio si avvicinò al Giordano e gli intimò di smettere. Da due testi uditi in udienza, non contraddetti, appare che il delegato, designato per un signore con un bastone· nero in mano, colpi con la punta del bastone il Giordano mentre era ancora affacciato allo sportello del vagone, ed appare che le guardie di città entrarono nel vagone, · afferrarono ed arrestarono il Giordano, e poscia lo malmenarono. Se il Giordano, che non ha alcun precedente penale, oppose resistenza al Delegato ed alle guardie e dié dello sbirro al delegato, ciò fece in tale momento. Condotto in carcere, il Giordano fu perquisito e trovato in possesso di un coltello a piegatoio con lama acuminata, lunga sei centimetri e mezzo. 40 Attesoché risultando che il delegato di P.S. diede causa al fatto, 40 La misura legale massima è quattro centimetri. Si veda la nota a p. 107. 115 , BibliotecaGinoBianco

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