Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

Parlamento, governo ed elezioni meridionali nell'Italia giolittiana corretto per lo meno quanto quello del proletario intellettuale della sera prima e dell'onorevole giolittiano. "Quando arriverai ad essere elettore anche tu, ragazzo mio, bada a non farti mettere i piedi sul collo da nessuno. Da nessuno, sai? Neanche dai delegati e dai carabinieri. Vivo o morto devi andare a votare. Chi si fa pecora, il lupo se la mangia." 23. Un sorteggio miracoloso Delle altre quattro frazioni del collegio, Putignano, con 1033 elettori iscritti, si prevedeva in maggioranza favorevole a De Bellis; ma Albero• bello, Noci, Santeramo, con complessivi 2132 elettori iscritti, se fossero state .lasciate libere di votare a modo loro, minacciavano di dare al marchese una somma tale di voti che per superare notevolmente il loro peso tutti gli elettori di Gioia del Colle non sarebbero forse bastati. Occorreva, dun• que, agire energicamente, oltre che su Gioia del Colle, anche su qualcuna delle altre posizioni favorevoli al marchese. Non su tutte: in regime gio• littiano i reati sono sempre limitati allo stretto necessario: bastava sottrarre al marchese alcune centinaia di voti in una sola delle tre città: in Santeramo. Cosi mentre i voti fabbricati a Gioia del Colle per. De Bellis avrebbero costituito per costui un lucro emergente, quelli sottratti al mar• chese a Santeramo avrebbero rappresentato il danno cessante: e la vittoria sarebbe stata matematicamente assicurata. Della parte piu delicata delle operazioni strategiche in Santeramo fu incaricato dal prefetto Buganza il segretario di prefettura, conte dott. cav. Ugo Capialbi, col titolo di "commissario per sorvegliare la distribuzione dei certificati elettorali e garantire il libero esercizio del voto " nel comune in questione. L'erede degli antichi crociati, appena giunto a Santeramo, il 3 marzo, scopri con grande sdegno che venti elettori non avevano ancora ricevuti i certificati elettorali. Ma il sindaco spiegò agevolmente al conte commissario come qualmente i detti venti elettori risiedevano fuori di Santeramo; cinque di essi avevano già ricevuto il certificato, come risultava da loro dichiarazione; gli altri non potevano tardare a ricevere ciò che ad essi toccava. Il 6 marzo doveva procedersi alla estrazione dei consiglieri comunali incaricati di costituire i seggi provvisori. Questa operazione è affidata dalla legge alla giunta municipale. I seggi provvisori sono costituiti da due consiglieri estratti a sorte, e dal pretore per la prima sezione e dal consigliere anziano per la seconda. Ma il pretore di Santeramo se n'era andato in provvidenziale congedo, lasciando l'ufficio al vice-pretore, creatura dell'on. De Bellis. l00 BibliotecaGinoBianco

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