Gaetano Salvemini - Il ministro della mala vita e altri scritti sull'età giolittiana

Il ministro della mala vita Un delegato di pubblica sicurezza, invece di tenere a freno i malviventi, entrava continuamente dal Pignatelli, gli diceva che la casa correva pericolo di essere conquistata, che la forza pubblica non era 'in grado di difenderlo, lo consigliava ad andar via dalla città, se non voleva essere massacrato o bruciato: ma prima di partire doveva proclamare, a nome della lega· dei contadini di cui era segretario, l'astensione. Un'altra casa assediata fu quella di un certo Pastore, che aveva a Bari la moglie, operata il giorno prima da un tumore cancrenoso alla mammella. Il fratello del Pastore, che veniva da Bari con una lettera contenente le notizie della malata, si vide interdetta la via. Pregò, scongiurò. Fu minaGciato di una solenne bastonatura. Un brigadiere di P.S., che capitanava gli assedianti, si lasciò intenerire un poco dalle sue preghiere: e gli spiegò che per rompere il blocco gli era necessario un permesso speciale dell'on. De Bellis. La sera del 5 marzo il circolo agrario fu cinto di assedio fino a mezzanotte. Quando i soci uscirono per rincasare, furono rincorsi per le strade dagli assediatori. I questurini intervennero per perquisire alcuni degli ... assaliti. Nella stessa sera fu messo l'assedio anche alla casa del cav. Serino, amministratore del De Luca R~sta. A capo delle forze assediatrici era l'immacolato Rocco d'Aprile. Gli assedianti volevano specialmente la pelle dell'avv. Giordani, che era in casa Serino. E fino alla mezzanotte a gridare e minacciare di metter fuoco alla casa con petrolio; finché non venne a salvare il Giordani un suo cognato, che era persona autorevole del partito debellista e poté condurre il suo parente a casa sotto la sua protezione. E la questura lasciava fare. 9. L'arrivo alla Mecca Leggendo sui giornali le not1z1e vaghe e incomplete di quanto avveniva a Gioia del Colle, pensai di andare ad osservare Vito De Bellis nel1' esercizio della sua autorità proconsolare. · Gioia del Colle è la mecca del giolittismo meridionale, come Dronero. è la mecca del giolittismo settentrionale. Gioia del Colle e Dronero: Puglie e Piemo~te. L'unità d'Italia, nel cinismo e nella corruzione, è fatta. E nessuna occasione si presentava, migliore della elezione del 7 marzo, per vedere in che modo funziona e si mantiene questa incantevole unità. Partii da Molfetta sabato, 6 marzo, alle 14,20. Alla stazione di Bari si unirono a me Adelchi Valente e Vito Lefemine. Un ricco signore di Gioia, don Marcellino Cassano, quando seppe che andavamo alla sua cara patria, ci guardò con gli occhi spalancati: "Loro , BibliotecaGinoBianco

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