Postilla Triplice Intesa non nascerebbe la giustizia mondiale e definitiva. Ma ad orie_ntare le nostre preferenze basta la convinzione che la vittoria della Germania, mentre non farebbe fuori d'Europa che sostituire un imperialismo ad un altro, aumenterebbe in Europa il numero delle nazioni oppresse e rappresenterebbe per noi una menomazione della nostra indipendenza nazionale. Cos1 siamo fatti noi uomini: l'affondamento del Lusitania non ci impedisce di dormire, perché non è avvenuto sotto i nostri occhi, mentre un gatto che affogasse in Arno alla nostra presenza ci turberebbe violentemente i nervi e ci procurerebbe una sofferenza assai piu grave. Ed è questo il motivo per cui noi italiani non ci sentiamo oggi eccessivamente turbati dal pericolo slavo: da questo pericolo intermittente, che scompare quando i tedeschi vanno d'accordo colla Russia, e riappare non appena si rompe il filo del perfetto amore fra Berlino e Pietrogrado. Uno stato di 170 milioni di abitanti, disseminati fra Varsavia e Vladivostock, con poche ferrovie e con pessima organizzazione amministrativa, noi non riesciamo a trovarlo piu temibile del blocco austro-germanico, coi suoi 120 milioni d'abitanti, accampati nel cuore d'Europa, organizzati come tutti possiamo oramai accertare, ed imbevuti di quella " sobrietà nazionale " di cui l'Hartmann si fa autorevole testimone. E se qualche dubbio ci fosse nel graduare la gravità • e la imminenza del pericolo tedesco e del pericolo slavo, basterebbero ad eliminarlo le prove di questa guerra, in cui neanche l'alleanza dell'Inghilterra e della Francia col famoso pericolo slavo riesce, dopo nove mesi di lo_tta, a venire a capo della sobrietà germanica. Al pericolo slavo, caso mai, penseremo dopo che ci saremo liberati dal pericolo piu immediato. L'Hartmann ci invita a preoccuparci del pericolo, che minaccia l'Italia nel caso di una coalizione imperialista fra le due potenti nazioni marittime, Francia e Inghilterra, e l'impetuoso colosso russo. A parte il fatto che il colosso russo si va dimostrando in questa guerra piuttosto podagroso che impetuoso, noi non possiamo non vedere che una coalizione imperialista di tre potenze come 'l'Inghilterra, la Francia e la Russia, non potrebbe essere una coalizione ,permanente qual sarebbe quella fra la Germania e l'Austria in caso di vittoria germanica; sarebbe, soprattutto, una coalizione assai eterogenea, destinata a rompersi non appena una sola delle potenze coalizzate passasse dalla difesa dello status quo a nuove ambizioni di conquista. Obbligati a optare fra le due coalizioni, è naturale che preferiamo la combinazione anglo-russo-francese al monolite germanico. Poche parole ancora su Trieste. Il problema di Trieste e dell'Istria è, dal punto di vista nazionale, un problema italo-slavo; dal punto di vista economico è anche problema germanico. Rispetto al problema economico italo-slavo-germanico, l'Hartmann ha perfettamente ragione a ritenere impossibile la esistenza di una città - Trieste - divisa con barriere doganali dal suo hinterland. Ecco perché noi abbiamo affermato spesso su questo nostro giornale la grande importanza del problema doganale e ferroviario triestino, ed abbiamo spiegata la necessità che 519 Biblioteca Gino Bianco -
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