lt tranello nella rovina generale; e ad astrologare se e quando tornerà al potere l'amico Giolitti, e di quanto potranno crescere o diminuire i voti nelle prossime elezioni generali. Con tutto questo, noi siamo ottimisti sulla situazione morale presente del nostro paese. Al di sotto delle "classi dirigenti," borghesi e prùletarie, cioè delle piccole minoranze organizzate e parassite che formano il parlamento, la stampa, i poteri superiori dello Stato, che formano insomma il cos1 detto " governo " c'è la borghesia vera e propria, e c'è il proletariato vero e proprio, i quali a poco a poco si vanno avvezzando a considerare le "classi dirigenti" come una malattia costituzionale del paese, da cui ognuno deve cercare di difendersi meglio che può, colla propria iniziativa individuale_, col sacrificio, col lavoro. Queste masse borghesi e proletarie, le quali non hanno rappresentanti politici che per esserne disgustate, si salveranno da sé col loro buon sen$O,anche nella grande crisi, a cui andiamo incontro. E speriamo che dopo avere salvato sé, trovino modo di mandare al diavolo le signore "classi dirigenti," e a fare una buona disinfezione interna, cominciando da certi lanzichenecchi giolittiani del radicalismo, della repubblica e del socialismo. Il tranello 1 ,Atteggiandosi a sostenitore della neutralità, il ministro della mala vita sa benissimo di tendere un tranello all'opinione pubblica italiana. E i deputati socialisti ufficiali, che possono finalmente darsi la soddisfazione di proclamarsi apertamente giolittiani sulla piattaforma della neutralità, sanno benissimo di rappresentare la piu indegna delle farse. La neutralità sarebbe stata, forse, possibile, se fino dal primo momento il Governo italiano e la opinione pubblica con esso avessero esplicitamente e fermamente dichiarato di volere rimanere estranei alla contesa attuale, di non avere nulla da concedere a nessuno e nulla da desiderare, e se nessuna trattativa fosse mai stata iniziata né colla Triplice Intesa né cogli imperi centrali. Ma questa posizione - analoga a quella assunta dagli Stati Uniti, dalla Olanda, dalla Svizzera, dalla Spagna - non fu presa. Né l'on. Giolitti né alcun autorevole organo giolittiano ne sostenne la necessità. Tutti proclamavano che l'Italia non doveva disinteressarsi della crisi: le frasi infelici dell'on. 1 Pubblicato in "L'Unità," a. IV, n° 20, 14 maggio 1915, p. 677, a firma L'UNITÀ e riprodotto nel val. "L'Unità" e "La Voce," cit., pp. 565-567. [N.d.C.] ' 511 BibliotecaGino Bianco • \
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