Gaetano Salvemini - Come siamo andati in Libia

La scuola media, la Libia e l'on. Torre cerio basta da sé solo a indicare una sicura via d'uscita in questo labirinto albanese-macedone. Bisognerà, pertanto, che il problema sia deciso a furia di compromessi e di transazioni reciproche: che si chiamano compromessi e transazioni appunto perché si riconosce che un criterio assoluto di discriminazione non esiste. E in questi compromessi sarebbe assurdo pretendere che non avessero nessun peso le conquiste militari fatte e da fare dagli stati balcanici. Che Scutari e Gianina sieno albanesi o montenegrine o greche, confessiamo che c'interessa solo fino a un certo punto, visto e considerato che altre terre piu o meno albanesi devono necessariamente essere aggregate agli stati vicini, salvo che non si voglia costituire la grande Albania, che si estenderebbe a tutta la Macedonia e comprenderebbe finanche il sangiaccato di Novi-Bazar! Quel che c'interessa assai è che l'Albania autonoma, con o senza Scutari e Gianina, sia autonoma sul serio e non per burla. E su questo non ci sentiamo niente affatto tranquilli. Per esempio, che cosa è stato pattuito fra Italia e Austria riguardo al protettorato dei cattolici dell'Albania ... autonoma? Ecco un punto su cui sarà opportuno tenere gli occhi bene spalancati, mentre discutiamo intorno alla estensione geografica, necessaria pel normale sviluppo del nuovo stato. La. scuola media, la Libia e l' on.. Torre 1 Nel convegno nazionalista di Roma per la scuola media, l'on. Torre, criticando il funzionamento delle nostre scuole medie, ha domandato: . Qua?do fu incominciata la guerra di Libia, quanti giovani erano preparati a giu- ~1car_nel'importanza? E non domando solo quanti sapessero che cosa significasse la Tripohtania ~ella storia della nuova Africa, ma quanti avessero coscienza del suo valore politico, econor~uco,militare, quanti sapessero che cosa essa rappresenti nella politica internazionale e nazionale, nella grande espansione europea di questo secolo, e nell'equilibrio mediterraneo. ~cc?, che le nostre scuole vadano male, è risaputo anche troppo. E che i nostn giovani, i quali diciotto mesi or sono presero fuoco cosi facilmente da 1 Pubblicato in "L'Unità," a. II, n° 9, 28 febbraio 1913, p. 256, a firma AGRICOLA. [N.d.C.] 301 21. 1bl' oteca Gino Bianco

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