Gaetano Salvemini - Come siamo andati in Libia

L'agricoltura nella zona di Tripoli essere piu prec1S1,dal regime de/Ile pioggie nell'annata. Gli agricoltori dell' ltalt'a meridionale sanno per prova in quali condizionzl difficili si svolge l'agricoltura a causa del clima poco propizio: queste condizioni sono ancora meno favorevoli in Tripolitania (p. 409). .. Eccola, dunque, la " terra promessa ": Essa porta in misura ancora piu accentuata i difetti dèlle nostre regioni meridionali; ed alle deficienze piu forti contrappone d'unico vantaggio di permettere una maggiore precocità delle colture (pp. 95-6}. Il pericolo per l'Italia In conclusione: i 200 kmq di oasi possono allargarsi come una macchia d'olio, ma non molto, perché non troverebbero l'acqua necessaria, e ad ogni modo occorrono capitali assai forti per siffatta creazione ex novo di giardini; e la steppa offre alle culture arboree condizioni peggiori dei terreni dell'Italia meridionale. Ma bisogna andar cauti assai nell'iniziare queste trasformazioni culturali Prima ancora di pensare ai mezzi tec01c1 (per intensificare le colture), occorrerà considerare attentamente uno dei piu importanti problemi di ordine economico. Converrà tener presente i legami intimi che devono intercedere fra metropoli e colonia, e per i quali quella deve aiutare e non nuocere a questa, e questa deve riuscire utile e non nemica alla prima: la conseguenza è, che fin da principio converrà evitare l'errore fondamentale di creare interessi economici antitetici fra i due paesi, quali ne verrebbero se non si badasse accuratamente al problema della scelta delle culture. È evidente che dovendo essere mètropoli e colonia unite da vincoli di reciproca utilità, dovranno nella Coionia avere speciale svolgimento quelle coltivazioni, i cui prodotti in Italia si ottengono in scarsa misura, mentre viceversa senza produrne la Colonia potrà costituire un ottimo mercato per quelle alltre derrate, che l'Italia produce in abbondanza e per le quali è costretta a sostenere una pericolosa concorrenza sui mercati stranieri (p. 408). Lo estendere oltre determinati limiti la produzione delle frutta e degli ortaggi sarebbe sommamente pericoloso. Delle crisi di sovraproduzione non tarderebbero a prodursi, a grave scapito dell 'agricoltura della colonia, crisi che potrebbero avere anche il loro contraccolpo sulla madre patria (p. 412). E la parte d'Italia piu minacciata è precisamente l'Italia meridionale: perché l'olivo, il mandorlo, la vite, il carrubbo, cioè i soli alberi adatti alla zona asciutta vicino a Tripoli, e gli agrumi adatti alla zona irrigua, sono produzioni speciali del Mezzogiorno d'Italia. · Ora noi non diciamo che si debba impedire artificiosamente lo sviluppo economico della colonia per evitare il pericolo che i prodotti coloniali facciano la concorrenza a quelli della madre patria. Affermiamo, anzi, che sarebbe un gran bene se la Libia presentasse naturalmente agli agricoltori meridionali condizioni migliori della madre patria. Non ci sarebbe nessun male, anzi sarebbe un gran bene, se molti lavoratori meridionali potessero andare in Libia a viver meglio che in Italia. 297 BibliotecaGino Bianco (

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